Prārthanā-Samāj Movimento religioso indiano, sorto a Bombay nel 1867 per opera di N.H. Paramanand e dei fratelli Pandurang sul modello del Brāhma-Samāj e con analoghi ideali teistici e liberali; tra i [...] suoi scopi era anche l’abolizione delle caste. La religione proclamata dall’associazione voleva essere una sintesi di tutte le grandi religioni; nel suo manuale si trovano brani presi dai vari libri sacri: Veda, Upaniṣad, Bibbia, Avesta, Corano. ...
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al-Shafi'i, Muhammad Abu 'Abd Allah
al-Shafi‛i, Muhammad Abu ‛Abd Allah
Fondatore eponimo del terzo madhhab sunnita (Gaza 767-Fustat 820). Arabo dei Banu Quraysh, studiò a Medina tradizioni e diritto [...] a Baghdad e a Fustat, in Egitto. Egli perfezionò il metodo di deduzione delle norme rituali e giuridiche dal Corano e dalla , facendone una vera metodologia esposta nella famosa Risala (Trattato), forse il primo esempio del genere, eliminando quello ...
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Poligrafo musulmano d'Egitto, nato al Cairo il 1° ragiab 849-3 ottobre 1445, ivi morto il 18 giumādā primo 911-17 ottobre 1505. Tipica figura di dotto dell'epoca della decadenza della cultura islamica, [...] (Il commento dei due Gialāl ad-dīn); lo Itqān fī ‛ulūm al-Qur'ān, introduzione generale allo studio del Corano, il Muzhir fī ‛ulūm al-lughah, enciclopedia lessicologico-storico-antiquaria di grande valore per le notizie e i documenti conservatici ...
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(ar. al-Ikhwā’n al-muslimū’n) Movimento politico-religioso fondato da Ḥasan al-Bannā’ nel 1928 a Ismailia, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo-islamico. Dal 1936 al 1952 (rivoluzione [...] movimento è divenuto un punto di riferimento per numerose organizzazioni integraliste. Sul piano religioso propugna il ritorno al Corano secondo i principi del modernismo islamico. Sul piano sociale chiama i musulmani alla solidarietà e all’impegno ...
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Qutb, Sayyid
Ideologo riformista egiziano (Musha 1906-Il Cairo 1966). Membro dei Fratelli musulmani. Funzionario del ministero dell’Istruzione pubblica, fu inviato dal governo egiziano negli Stati Uniti [...] , Q. condivise la persecuzione dei Fratelli musulmani e fu imprigionato per molti anni. In carcere scrisse un monumentale commento al Corano e Ma’alim fi’l-tariq (Pietre miliari), la sua opera più influente, nella quale riformulava i concetti di e ...
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fatwā Risposta fornita a un giudice musulmano da un giurisperito (faqīh) su un quesito presentatogli per sapere se una certa fattispecie sia regolamentata dalla sharī‛a e quali siano le modalità per applicarne [...] sia stata reintrodotta la legislazione coranica, agivano in base alla sharī‛a, vale a dire in base a quanto contemplato dal Corano e dalla Sunna. La non sempre facile percorribilità delle due fonti costringeva spesso il giudice (che di regola non era ...
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Viaggiatore ed orientalista, nato a Losanna il 24 novembre 1784. Studiò nelle università di Lipsia e di Gottinga, poi passò in Inghilterra, dove si preparò al compito di esploratore. Recatosi a Malta nel [...] , di dove pervenne ad Aleppo. Per oltre due anni si applicò ad acquistare una perfetta conoscenza dell'arabo e del Corano. In questo periodo compì varie escursioni di studio in Siria, sebbene il paese fosse turbato dalla sollevazione wahhābita. Nel ...
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Missionario francescano, orientalista (Schurgast, Slesia, 1588 - Escorial 1670); prof. (1636) nel collegio missionario di S. Pietro in Montorio in Roma, prefetto della missione di Samarcanda in Tartaria [...] alla traduzione araba della Bibbia (pubblicata da Propaganda Fide nel 1671), e, oltre a una Grammatica araba (1636) e a un Dittionario arabo-italiano (1639), lasciò varî studî che sono ancora inediti, tra i quali è notevole una traduzione del Corano. ...
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Uno dei maggiori teologi speculativi dell'islamismo e inoltre rinomato scrittore, in arabo, di filosofia, diritto, matematica, astronomia, medicina, astrologia e scienze occulte; nato ad ar-Rayy (antica [...] di ampie trattazioni di tutti i problemi teologici, filosofici e scientifici che in qualche modo possono riannodarsi a espressioni del Corano. Commentò e compendiò il libro al-Ishārāt di Avicenna (v.), autore da lui tenuto in gran conto, benché ne ...
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RAMAḌĀN
Carlo Alfonso Nallino
. In pronunzia persiana, turca e indostana ramaẓān; nome del nono mese (di trenta giorni) del calendario lunare musulmano (v. calendario, VIII, pp. 404 seg.). Con il rozzo [...] , il mese va girando successivamente per tutte le stagioni. Nell'anno 2 dell'ègira (623-624 d. C.) Maometto (Corano, II, 181) stabilì ch'esso, come quello in cui era avvenuta la prima rivelazione coranica, fosse consacrato al digiuno obbligatorio ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...