ROZĪTIS, Pāvils
Marta RASUPE
Poeta e narratore lettone, nato il 1° dicembre 1889 nel distr. di Liepa nella Vidzeme, morto a Riga il 20 febbraio 1937. Ebbe una giovinezza stentata e dura. Frequentò il [...] sette volumi di poesie i più importanti sono Zobens un lilija ("La spada e il giglio", 1920), e Mans Korans ("Mio Corano", 1923), credo dell'uomo moderno che per cultura e tradizioni cristiane appartiene a Dio, ma è spinto proprio dalla cultura e ...
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Libro della Scala
Francesco Gabrieli
. Testo escatologico arabo-spagnolo, il cui originale, a noi non giunto, portava quasi certamente il titolo di Kitāb al-Miʽrāǵ (" Libro della scala ", o della " [...] , fino al trono di Dio; visita quindi il Paradiso con le sue delizie di natura e d'amore, e riceve da Dio il Corano, con i precetti delle orazioni quotidiane e del digiuno. Passato poi all'Inferno, ne percorre le sette terre, e ne contempla i diversi ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] parte nella guerra civile tra il 4° califfo ‛Alī e gli Omayyadi e si acquistò fama di profondo conoscitore del Corano, delle tradizioni religiose risalenti a Maometto e della storia sacra preislamica. Il suo prestigio si trasmise ai suoi discendenti ...
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sunnismo
(ar. ahl as-sunna wa l-jama‛a) Denominazione della corrente maggioritaria dell’islam, che definisce l’ortodossia in opposizione ai dissidenti (sciiti e kharigiti) e in nome del rispetto della [...] califfi elettivi; sorsero più tardi le differenze dogmatiche dalle altre sette, fra le quali la credenza nell’eternità del Corano e nella predestinazione (qadar), secondo la quale Dio ha previsto ogni singolo atto ed evento della vita dei credenti ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] accettano quasi tutte le dottrine dei mutaziliti (➔ mutazilismo), compresa quella della creazione nel tempo del Corano. Gli ismailiti introdussero in teologia elementi non musulmani, guardati con riprovazione dagli altri sciiti. Principali solennità ...
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FLEISCHER, Heinrich Leberecht
Giorgio Levi Della Vida
Il massimo arabista tedesco del sec. XIX, nato a Schandau il 21 febbraio 1801, morto a Lipsia il 10 febbraio 1888. Scolaro di S. de Sacy a Parigi, [...] l'insegnamento, una decisiva influenza anche oltre i confini della Germania.
Oltre alla sua più poderosa edizione, quella del commento al Corano di al-Baiḍāwī (Lipsia 1847-48), e ad altre pure importanti (la Storia anteislamica di Abū'l-Fidā', Lipsia ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] sviluppando negli ultimi anni da parte delle iraniane per la questione religiosa, per cui esse possono invocare, a ragion veduta, il Corano là dove dice «fra le donne che vi piacciono sposatene due o tre o quattro, ma se temete di non essere giusti ...
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La moglie prediletta di Maometto, figlia di Abū Bekr (v.), andata sposa a Maometto all'età di 9 anni, pochi mesi dopo l'emigrazione di lui a Medina. Molto presto essa esercitò sul marito una grande influenza, [...] mossale dai suoi avversarî non trovò accoglienza presso di lui, e anzi la sua innocenza venne proclamata in un versetto del Corano (XXIV, 11). Questi sentimenti non vennero mai meno nell'animo di Maometto, che spirò nelle braccia di ‛Ā'ishah, quando ...
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GOLIA (ebr. Golyath, \EBRAICO\, nei Settanta Γολιάϑ, nella Volgata Goliath)
Vincenzo Cavalla
Gigante famoso dell'esercito dei Filistei, che sotto il regno di Saul avevano invaso il territorio israelita. [...] una tradizione israelita (I Samuele [Re], XVII,1-54); un'altra (I Cronache, XX, 5-6) seguiva una direzione diversa.
Nel Corano (II, 250-252) la narrazione biblica appare alterata, ed il nome di Golia è trasformato in Giālūṭ; su ciò v. J. Horovitz ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] chiaro che, lungi dall'essere un atteggiamento primario e indipendente dalla credenza, come W. C. Smith sostiene, la fede del Corano e della Bibbia è il correlato di credenze concernenti le proprietà di Dio. Ed è proprio perché esiste la credenza che ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...