Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Avicenna e l'alchimia araba
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il X e l’XI secolo l’alchimia islamica conosce una [...] della Persia orientale, ancora bambino Avicenna si trasferisce nella vicina Bukhara, dove inizia la sua formazione studiando il Corano e la poesia araba. Dedicatosi in seguito allo studio dell’aritmetica, della filosofia e della medicina, a soli ...
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RICCOLDO da Montecroce
Francesco Surdich
RICCOLDO (o Ricoldo) da Montecroce. – Nacque, probabilmente nel 1243, a Monte di Croce, castello del contado fiorentino sulle colline a monte di Pontassieve, [...] appreso l’arabo, studiò durante il suo soggiorno a Baghdad (nella Bibliothèque nationale de France si conserva il manoscritto del Corano – ms. Ar. 384 –, da lui utilizzato, con le sue annotazioni in latino), assieme a altre opere di teologia islamica ...
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Nome di una dinastia berbera che nella seconda metà del sec. XII e nella prima metà del secolo successivo dominò nell'Africa settentrionale, estendendo in qualche periodo il suo impero dall'Atlantico alla [...] d'al-Ghazālī, in pieno contrasto con la grettezza dei mālikiti del Maghrib, proclamò la necessità del ritorno allo studio del Corano e dei ḥadīth, quali fonti della religione, del rituale e del diritto, senza ritenersi vincolati in modo ferreo dal ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] 833) e i suoi due primi successori (833-847) vollero imporre i dogmi mu‛taziliti, fra i quali l'affermazione che il Corano (parola e quindi attributo di Dio) fosse stato creato nel tempo, e obbligarono i teologi a professare tali dottrine, Ibn Ḥanbal ...
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QÏZÏLBĀSH (in alfabeto turco-latino Kïzïlbaş)
Ettore Rossi
In turco "testa rossa"; soprannome che dall'inizio del sec. XVI appare applicato ai Turcomanni dell'Anatolia orientale e dell'Āzerbāigiān persiano, [...] i dodici imām; hanno una gerarchia di uomini di religione (dede, sayyid e murshid); considerano come libri sacri il Corano, il Vecchio e il Nuovo Testamento, e sembra che posseggano anche loro libri sacri speciali; conservano pratiche naturistiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] nei territori europei del Mediterraneo, interessando la Sicilia e la Spagna, ove furono introdotti gli stili di esegesi al Corano fondati su un’attenta serie di riferimenti testuali; questi stili di analisi furono poi applicati ad altri generi, e ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] " (Giosuè, XXIV, 3; Giuditta, VIII, 22; Isaia, LI, 2; Matteo, iII, 9; Luca, I, 73; XVI, 24; Giov., VIII, 39; Atti, XIII, 26; II Cor., XI, 22; Giac., II, 21, ecc.); 2° il loro Dio, Jahvè, è il "Dio d'Abramo" (Esodo, III, 6; I Re, XVIII, 36; I Cronache ...
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Fondatore di quello che, cronologicamente, è il terzo dei sistemi o riti o scuole (madhhab) sunniti vigenti in rituale e diritto musulmano e che da lui prende il nome (v. islamismo, XIX, p. 614). Di stirpe [...] il suo parere "nuovo" all'"antico". Egli perfezionò il metodo di deduzione delle norme rituali e giuridiche dal Corano e dalla sunnah, stabilendo per ciò una vera metodologia esposta in apposito libro (forse il primo del genere), eliminando ...
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In forma più completa, Muḥyī ad-dīn ‛Abd al-Qādir ibn Abī Ṣāliḥ Genkī Dōst al-Gīlānī (\arabo\ od \arabo\), famoso santo dell'islamismo, nato in un villaggio della provincia persiana del Gīlān (lungo le [...] con grande efficacia; nel 528 èg. (1134 d. C.) divenne pubblico professore di diritto ḥanbalita, di esegesi del Corano, di tradizioni concernenti Maometto (ḥadīth) e di ṣūfismo; e in quest'ultimo campo apparve così valente direttore di coscienze ...
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Gesuita italiano e martire, nacque il 2 ottobre 1550 ad Atri, quinto figlio di Giov. Girolamo, duca di Atri, e di Donna Margherita Pii. Dopo vive opposizioni, fu ricevuto nel noviziato di Roma da S. Francesco [...] ad Āgra; ascoltò i loro insegnamenti, i loro stessi rimproveri; assistette alle conferenze, in cui essi confutavano gli errori del Corano, affidò al p. Monserrato l'educazione del suo secondogenito, di 13 anni; ma non sembra che abbia mai pensato ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...