sacro
Adriano Favole
In contatto con la divinità
La nozione di sacro è di grande importanza in molte religioni. Luoghi, oggetti e persone sacri, secondo molte credenze religiose, mettono in comunicazione [...] alcuni oggetti (come la croce o una bandiera), determinate persone (sciamani, sacerdoti, guaritori), certi testi (la Bibbia, il Corano o composizioni orali, come i miti delle origini) e infine alcune azioni o performances (come riti, canti, danze ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] eseguita per il califfo 'Uthmān (Arnold, Grohmann, 1929, p. 32).Libro per eccellenza, modello di tutti i c., è il Corano (v.), per le cui norme e convenzioni di stesura si formò nel corso del Medioevo una serie di tipologie omogenee che finirono poi ...
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salafismo
s. m. Dottrina religiosa islamica che propugna il ritorno alla purezza originaria della tradizione musulmana.
• La Siria è divenuta un campo di battaglia cruciale: abbattere il regime di [Bashar [...] in cui gli imam non parlano né francese né fiammingo, ma predicano il salafismo e l’interpretazione «autentica» del Corano. (Giacomo Susca, Giornale, 18 novembre 2015, p. 10, Il Fatto) • Si intende inoltre insegnare a distinguere le scienze religiose ...
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Averroe
Averroè
Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l-Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Della sua vasta produzione [...] e non a una sua immagine, giunge quindi solo la filosofia che usa il discorso argomentativo, dichiarato obbligatorio dallo stesso Corano. Non vi sono dunque diverse verità, ma diversi modi di rapportarsi alla stessa verità. La filosofia non smentisce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di tradizione filosofica in lingua araba e in ambiente musulmano significa [...] della sua causa prima, il motore immobile, in senso platonico. Il motore immobile per essere armonico con il dio del Corano non può certo starsene immobile conoscenza di sé, estraneo al mondo del divenire, principio di un universo che in realtà ...
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Illustre filosofo e medico musulmano, cultore anche di scienze matematiche, fisiche e naturali e poeta di qualche merito, che scrisse per lo più in arabo, talora in persiano; nacque nel Ṣafar 370 èg. (agosto-settembre [...] quanto precede appare che il concetto di Dio e la cosmogonia d'A. male si accordano con gl'insegnamenti del Corano e della teologia musulmana, benché in vari casi egli tenti un ravvicinamento a dottrine della scuola ash‛arita mediante modificazioni ...
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GINN
Giorgio Levi Della Vida
. Denominazione araba degli spiriti che popolano la natura e il cui influsso, ora benefico ora malefico, si esercita continuamente sulla vita umana. Il vocabolo è propriamente [...] mentale: maǵnūn "pazzo", significa propriamente "occupato dai ginn". La circostanza dell'avere Maometto accolto largamente nel Corano la credenza nei ginn (che egli talvolta identifica coi diavoli, di origine giudeo-cristiana, talvolta invece ...
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GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] ). Rientrato da Parigi dopo un quinquennio, alla fine dell'anno scolastico 1282-83, ricevette nel capitolo provinciale di Corano (1283) il titolo di lector. Ricoprì poi alcuni incarichi all'interno della provincia romana dell'Ordine: primo definitore ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] al luogo d'origine, quanto piuttosto al fatto che a Kūfa essa fu ampiamente impiegata per la trascrizione del Corano (Grohmann, 1971), rappresentando tale pratica l'uso peculiare di questa scrittura in ambito librario (una delle poche eccezioni è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] di altre considerazioni può spiegare il profondo debito contratto nei confronti della cultura araba (nello specifico la lingua del Corano) da parte della cultura cristiana iberica (in questo caso il volgare castigliano da cui deriva il 20 percento ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...