È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] importanza nel diritto musulmano, dove gli usi dei diversi paesi, elaborati dai conoscitori del diritto, servono all'applicazione del Corano, come libro non soltanto religioso, ma di regola morale e giuridica, donde le varie scuole e i varî modi ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] e cunei superflui: bisognava leggere da destra a sinistra per scoprire una lingua aramaica e frasi rassomiglianti a quelle del Corano. In un lungo testo che è, come oggi sappiamo, un documento giuridico, il Lichtenstein ravvisava l'allocuzione di un ...
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‛OMĀN (A. T., 91)
Carlo Alfonso NALLINO
Piero LANDINI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta regione e sultanato dell'Arabia, la cui estensione viene intesa in varî modi. Nel suo senso storico-geografico più [...] rigorismo ibāḍita che riprovava il principio dinastico, le transazioni con gli Inglesi e l'attenuamento delle pene prescritte dal Corano, il teorico sultanato dell'‛Omān si è scisso in due stati, dei quali soltanto il primo è riconosciuto dalle ...
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Nacque a Palermo, il 7 luglio 1806, da Ferdinando, "libriere della Tavola", ossia contabile al Banco, e da Giulia Venturelli. Trascorse i primi anni in casa dell'avo paterno, avvocato e cancelliere del [...] manoscritti arabi della Biblioteca Imperiale (ora Nazionale) e in tale ufficio compilò, nel 1857, una "Bibliografia primitiva del Corano", soltanto parzialmente pubblicata da H. Derenbourg (in Centenario Amari, I, pp. 1-22), saggio quasi unico della ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] della Chiesa, che non è un «regnum de hoc mundo». Ma la storia dell'esegesi biblica, non meno di quella del Corano, sta là a documentare l'avvedutezza e sottiglianza dei teologi nell'ingegnarsi di trarre da testi sacri tutto quello che, premeva ad ...
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Vedi Arabia Saudita dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Arabia Saudita è il paese più esteso della Penisola arabica ed è posto nel cuore dello scacchiere mediorientale. La sua rilevanza geopolitica [...] e politica interna
L’Arabia Saudita è una monarchia fortemente autoritaria basata su una rigida applicazione del Corano, sulla Legge fondamentale del 1992 e su un’interpretazione della religione islamica tradizionalista (wahhabita di scuola hanbalita ...
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Adozione e immigrazione. L’ordinamento italiano e la kafalah
Giacinto Bisogni
La recente ratifica della Convenzione de L’Aia del 1996 da parte del legislatore italiano non ha segnato anche l’attesa [...] peso decisivo, per ciò che concerne la protezione dell’infanzia, il divieto di adozione derivante dall’insegnamento morale del Corano» (Cass., 2.2.2015, n. 1843). Secondo tale visione il rapporto di filiazione è rigidamente ancorato alla generazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] . Lo stesso si può dire, oltre che per le opere letterarie, per un’opera sui generis come il Corano. Considerandone la struttura apparentemente disordinata, Gabrieli si spingeva a giudicarlo «un insopportabile guazzabuglio», laddove la critica più ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] "La contessa Clelia Borromeo, la quale non soltanto conosce tutte le scienze e le lingue d'Europa, ma parla arabo come il Corano, ci invitò a casa sua e poi nella sua residenza di campagna, dove si stava trasferendo. Glielo promettemmo subito, e con ...
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ANGIOLELLO (Degli Angiolelli), Giovanni Maria
Franz Babinger
Nacque a Vicenza tra il 1451 e il 1452, da Marco di Bartolomeo.
Gli Angiolelli (Ancelello, De Anzolellis, Angiolellus) erano nel XIII secolo [...] penna.
Oltre alla Histona Turchesca si attribuiscono all'A. altre opere. È del tutto infondato però considerarlo traduttore del Corano, che egli avrebbe tradotto dal turco (!) in italiano. Uno scritto - a quanto pare perduto -, De caelo et mundo,a ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...