ī Berbero del Marocco settentrionale, promotore (925 d. C. circa), presso la tribù Ghomāra, di una specie di riforma dell'Islam con varie modificazioni delle pratiche del culto prescritte dalla Sharī‛a. [...] Compose un Corano in berbero; morì combattendo contro i Maşmūḍa. ...
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YŪSUF
SUF È la forma araba dell'ebraico Yôseph; il personaggio biblico fu noto a Maometto, che rinarrò la sua storia, con curiose deformazioni e fraintendimenti del racconto biblico, nella XII sūrah [...] del Corano, detta appunto Sūrat Yūsuf. Il nome si diffuse quindi nell'onomastica arabo-musulmana, e fu portato da varî personaggi, come, tra gli altri, il sultano almoravide Yūsuf ibn Tāshufīn e l'almoḥade Yūsuf Abū Ya‛qūb (sec. XI-XII). Anche il ...
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mi‛rā´ǵ Viaggio miracoloso che, secondo le credenze dei musulmani, Maometto avrebbe compiuto nell’aldilà, sollevandosi a volo (il termine arabo significa «scala, ascensione») da Gerusalemme (ve n’è già [...] un accenno nel Corano XVII, 1). Le descrizioni popolari del m. sono tra i più interessanti testi escatologici musulmani. ...
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islamica, teoria economica
Giuseppe Smargiassi
L'insieme degli istituti giuridici e dei precetti religiosi applicati ai contratti e alle transazioni economiche e riconducibili alla sharia, la legge [...] sacra dell’islamismo ispirata dal Corano, che governa gli aspetti sociali, politici e socioeconomici delle società musulmane.
Le economie islamiche e la sharia
La legge sacra dell'islamismo riconosce la libertà all’attività imprenditoriale, ...
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KITĀB
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che significa uno scritto qualsiasi, anche una lettera missiva, e inoltre un libro; in quest'ultimo senso è frequentissimo nei titoli di opere in arabo o [...] ricorre anche nel significato di testo sacro rivelato da Dio, scrittura sacra; quindi al-kitāb è il Corano; ahl al Kitāb "la gente della Scrittura (sacra rivelata)" sono gli ebrei e i cristiani, anche nell'uso tecnico del diritto e della teologia ...
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URI
F. G.
. Storpiatura occidentale della parola araba al-ḥūr (aggettivo plurale femminile "quelle dagli occhi neri". Il singolare arabo sarebbe ḥawrā', mentre "uri", "huri" è usato in Occidente anche [...] delle delizie paradisiache, per designare delle fanciulle, amabili compagne dei beati nel paradiso islamico. Un fuggevole cenno del Corano alla loro verginità (LV, 74) ha dato luogo all'accezione, già nell'esegesi islamica stessa, di una perpetua ...
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al-Zamakhsari, Mahmud Abu l-Qasim
al-Zamakhšarī, Maḥmūd Abū l-Qāsim
Teologo e grammatico musulmano persiano (m. 1144). Oltre a diverse opere di grammatica e linguistica, gli si deve un importante commento [...] al Corano di orientamento mu ̔tazilita (➔ mu ̔taziliti), il Kaššāf ‛an ḥaqā’iq al-tanzīl («Lo svelamento delle realtà della rivelazione»), cui rispose idealmente il razionalista sunnita Fakhr al-Dīn al-Rāzī (➔) con il suo Mafātiḥ al-ġayb o al- ...
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Teologo, tradizionista e giurista arabo-musulmano (Baghdād 780 - ivi 855), fondatore della scuola o rito (madhhab) che da lui prese il nome di hanbalita. Strettamente ligio al metodo positivo nell'interpretazione [...] del Ḥadīth e del Corano, si oppose al sistema teologico dei Mutaziliti e subì per questo persecuzioni sotto il califfo al-Ma'mūn. La sua opera maggiore è il Musnad, grande raccolta di tradizioni classificate secondo il compagno di Maometto che le ha ...
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SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] possibile che nel 215 eg., 830 d. C., fossero considerati dall'autorità musulmana come identificabili con i ṣābi'ūn del Corano e quindi tollerati dallo stato. Questi Sabii di Harrān, cultori di scienze e di filosofia, diedero illustri personaggi alla ...
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ar-Rūm Termine usato dagli Arabi e dagli altri popoli musulmani per indicare l’Impero Romano d’Oriente. Derivato dal gr. ῾Ρωμαῖοι «Romani, Romei», con cui i sudditi dell’impero si designavano, ricorre [...] già nel Corano per indicare lo Stato bizantino. Presso gli scrittori arabi medievali designa talvolta anche le popolazioni latine d’Africa e d’Europa. In persiano e in turco, fin dal 12° sec., si diede l’appellativo di R. ai Turchi d’Anatolia e d’ ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...