Architetto e storico dell'architettura, nato a Napoli il 14 luglio 1929. Ha esordito come pittore, partecipando a formazioni quali il Gruppo Sud e il MAC (Movimento Arte Concreta). Dal 1963 è docente di [...] numerose edizioni ed è stata radicalmente ampliata nel 1988. La disamina del disegno industriale, in particolare, ha prodotto Le Corbusier designer (1976) e Storia del design (1985), oltre a un gran numero di saggi pubblicati su riviste diverse (si ...
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RADICE, Mario
Eugenia Querci
RADICE, Mario. – Nacque a Como, secondo di quattro figli (Pietro, Felicita e Rita) il 1° agosto 1898 da Carlo e da Elvira Vitali. La sua formazione artistica cominciò parallelamente [...] all’avanguardia internazionale.
Una copia de La peinture moderne di Amédée Ozenfant e Charles-Édouard Jeanneret (Le Corbusier), donatagli dalla futura moglie nel 1926, assume i contorni di un’apertura iniziatica alle tendenze più innovative ...
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SAVIOLI, Leonardo
Daniela Di Cioccio
Architetto, grafico e pittore, nato a Firenze il 30 marzo 1917, morto ivi l'11 maggio 1982. Conseguì la laurea in architettura presso l'università fiorentina nel [...] 'edificio un carattere decisamente brutalista con l'impiego del solo cemento a vista che richiama l'ultimo Le Corbusier, da cui egli trasse spunto in molte opere. Di notevole interesse, per la particolare metodologia adottata nella sua progettazione ...
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SCARPA, Carlo
Orietta Lanzarini
SCARPA, Carlo (Carlo Alberto). – Nacque a Venezia il 2 giugno 1906, primogenito, seguito da Luigi (Gigi) e da Ida, di Antonio e di Emma Novello, sua seconda moglie.
Dalla [...] , nell’aula magna, un elemento aggiornato: il disegno della vetrata de l’Armée du Salut a Parigi di Le Corbusier (1929-33), citazione ispirata, forse, dal passaggio dell’architetto svizzero a Venezia nel 1934. L’influenza lecorbuseriana affiora anche ...
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MORLOTTI, Ennio
Mattia Patti
– Nacque a Lecco il 21 settembre 1910, figlio di Giovanni e di Giulia Sibella.
Dopo aver iniziato giovanissimo a lavorare come operaio e contabile, nel 1936, ormai ventiseienne, [...] : «avevo preso una specie di ciucca, di notte stavo sveglio, andavo al cinema, leggevo Lotte [Lohte], leggevo Le Corbusier, Metzinger e Gleizes e Ozenfant, leggevo i libri loro sull’arte contemporanea. [...] Tutto il museo mi interessava, al Louvre ...
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RICCI, Leonardo
Antonella Greco
RICCI, Leonardo. – Nacque a Roma l’8 giugno 1918, secondo dei quattro figli di Raniero, ingegnere, e di Giuditta de Giorgi. La professione del padre ne indirizzò presumibilmente [...] per l’arte figurativa spinsero Ricci più volte a Parigi, dove frequentò Albert Camus, Jean-Paul Sartre e Le Corbusier. L’inizio del nuovo decennio regalò all’architetto italiano l’affermazione internazionale: presente nell’edizione del Salon de mai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La città sovietica, fenomeno straordinariamente aperto e poco studiato, è il frutto [...] sovietici (si ricordano principalmente i piani per l’area moscovita di Ohitovic e Ginzburg, Ladovskij, gli studi di Le Corbusier, Hannes Meyer o Ernst May, o il celebre concorso per la pianificazione di Magnitogorsk, la nuova città collettiva per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tentare una ricognizione a largo raggio della storia del design è piuttosto pericoloso; [...] dell’oggetto d’uso trovano equilibrio quando la forma segue la funzione. Il design d’interni di Marcel Breuer, Le Corbusier e Ludwig Mies van der Rohe esprime la fiducia inscalfibile dell’International Style in una concezione scientista dell’abitare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento molte città europee e americane attraversano una [...] Mel’nikov) – alle realizzazioni di alcune città-giardino, e dai progetti per unités d’habitations progettate da Le Corbusier, memore dei “falansteri” utopisti, al recupero dell’arte urbana, quando diventa operativa la volontà di frenare il degrado ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] dal consiglio comunale nel 1957-1958, ma non recepiti nel piano regolatore generale del 1962)(52); l’ospedale di Le Corbusier caldeggiato da Giuseppe Mazzariol e Carlo Ottolenghi (l’incarico viene assegnato nel 1964, ma la cosa sfuma e nel 1978 ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...