NERVI, Pier Luigi
Filippo De Pieri
NERVI, Pier Luigi. – Nacque il 21 giugno 1891 a Sondrio da Antonio, funzionario delle poste italiane, e da Luisa Bartoli.
Trascorse l’infanzia a Savona e seguì gli [...] di architetti in rappresentanza dei CIAM (Congrès internationaux d’architecture moderne): Lucio Costa, Walter Gropius, Le Corbusier, Ernesto Nathan Rogers, Sven Markelius. L’esperienza segnò per Nervi l’avvicinamento a un modo di lavorare ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] trouvèes; le mostre dedicate all’architettura, tra cui Venti progetti per il futuro del Lingotto a Torino (1984); Le Corbusier pittore e scultore a Venezia (1986); l’allestimento generale della XVII Triennale di Milano sul tema Le città del mondo ...
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FONTANA, Lucio
Alessandra Ponente
Nacque a Rosario di Santa Fe (Argentina) il 19 febbr. 1899 da Luigi e Lucia Bottini, argentina ma di una famiglia di origini italiane.
Il padre, nativo di Comabbio, [...] . 93-100; D. Marangon, Lo spazialismo di Fontana..., in Critica d'arte, III (1988), ottobre-dicembre, pp. 60-69; G. Serafini, Le Corbusier e F. L'utopia e il concetto, in Terzoocchio, XIV (1988), febbraio, pp. 8-11; La scultura a Genova e in Liguria ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] dell'architettura. Per ritrovare altrettanta consapevolezza, ma con presupposti ben diversi, bisognerà aspettare il modulor di Le Corbusier e l'interpretazione della figura umana in funzione della sezione aurea (v. norma), secondo la quale l ...
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Musica e matematica
Angelo Guerraggio
Musica e matematica
Che ogni accordo musicale si configuri come un rapporto numerico è consapevolezza che viene da lontano, addirittura dalla Repubblica e dal Timeo [...] che aveva studiato sotto la guida di Messiaen, si era laureato in ingegneria e aveva collaborato con Le Corbusier a importanti progetti architettonici e urbanistici come la creazione del Padiglione Philips all’esposizione del 1958 a Bruxelles ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] mondiali ebbe inizio un vero rinnovamento architettonico, per il quale è stata importante anche l’influenza di Le Corbusier, chiamato come consulente per il Ministero dell’educazione a Rio (1936). Fra gli architetti più significativi sono anche ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] immigrazioni, sia per la modernità delle soluzioni adottate, sensibili all’influsso del Bauhaus, di Gropius o di Le Corbusier, e correlate per lo più alla creazione di quartieri programmati (il cosiddetto Shikun): vanno ricordate, in particolar modo ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] di L. Mies van der Rohe, la Maison de Verre (1928-31) di P. Chareau e la Cité de Refuge a Parigi di Le Corbusier (1929-33); nel Bauhaus di Dessau (1925) W. Gropius, come già in altri edifici realizzati nell’anteguerra, impiegò una parete-cortina di v ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] l'architettura inglese è uscita dalla tendenza a far rivivere nelle costruzioni gli stili del passato; per l'influenza di Le Corbusier e di Mies van der Rohe, e anche di quegli architetti che come E. Mendelsohn, W. Gropius, M. Breuer, si erano ...
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SUDAFRICANA, REPUBBLICA
Guido Barbina
Giampaolo Calchi Novati
Giuseppe G. Castorina
Maria Luisa Zaccheo
Nicola Balata
Roberto Silvestri
(v. sudafricana, unione, XXXII, p. 935; App. I, p. 1040; [...] del classicismo scandinavo. La decade successiva fu caratterizzata dall'influenza di W.M. Dudok, W. Gropius e Le Corbusier. L'influenza del movimento moderno sull'architettura sudafricana è stata molto forte e durò lungo gli anni Quaranta e ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...