Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] socialista di Mosca Città verde (1930). Intensi sono anche i rapporti con gli architetti d’avanguardia europei, da Le Corbusier (Centrosojuz, poi Palazzo dell’industria leggera, a Mosca, 1929-35) a A. Lurçat, che soggiorna in R. dal 1934 ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] maestri europei: W. Gropius, L. Mies van der Rohe, B. Taut (che lavora in G. dal 1933) e Le Corbusier. I risultati sono proficui, in quanto sono propri della tradizione architettonica giapponese quegli stessi elementi di razionalità proposti dal ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] del 1975, e gli stili da essi adottati furono quelli allora di moda: una certa continuità basata sul razionalismo di Le Corbusier, sempre preso a modello dalle scuole di architettura, un certo ''brutalismo'' con edifici di mattoni a faccia vista, e l ...
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Città
Pierre George
Una storia millenaria
Paul Bairoch associa l'origine delle città a quella dell'agricoltura, mettendo così in rapporto tra loro le prime due forme di vita sedentaria. Si potrebbe [...] stesso tempo, il limite tra l'uno e l'altro, è la strada che, per utilizzare la terminologia di Le Corbusier, è un prolungamento dell'abitazione sul piano della vita collettiva. La strada rappresenta il cammino quotidiano verso il negozio, il bar ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] di questa. Il valore dell’operazione, che rompeva l’idea di periferia come spazio amorfo, è evidente nei contatti con Le Corbusier, Aalto e Kenzo Tange: non solo Lercaro nel 1967 incarica quest’ultimo di progettare una chiesa al centro della prevista ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] del 1966, che un critico come V. Scully non esita ad accostare, nell'importanza, al Vers une architecture di Le Corbusier, è una reazione scettica e "americana" al richiamo all'ordine e al culturalismo totalizzante di L. Kahn. Venturi assume le ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] R. E., Keckler, W. G., Applications of dynamic programming to the control o water resourece systems, Menlo Park 1967.
Le Corbusier, Manière de penser l'urbanisme (1946), Paris 1963 (tr. it.: Maniera di pensare e l'urbanistica, Bari 1965).
Lefebvre, H ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...