Architetto svizzero (Wangen in der Aare, Berna, 1903 - Zurigo 1998). Fu allievo di K. Moser a Zurigo dove, dopo aver lavorato con Le Corbusier e in Svezia, aprì un proprio studio professionale (1932). [...] Membro dei CIAM, dal 1934 ne curò il periodico svizzero (Weiterbauen); diresse Werk (1943-56) e insegnò alla Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (1957-71), impegnandosi nella diffusione dei ...
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Architetto ingegnere (Baku 1913 - Parigi 1995). Di origine greca, ha studiato al Politecnico di Atene. Dal 1945 al 1951 è stato, a Parigi, collaboratore di Le Corbusier; ha poi lavorato in collaborazione [...] con S. Woods (dal 1951) e A. Josic (dal 1955). Nel 1951, trasferitosi a Casablanca, ha applicato la sua sensibilità urbanistica alle esigenze dell'habitat arabo (interessanti le unità di abitazione per ...
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Nome d'arte del pittore Roberto Sebastian Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile 1911 - Civitavecchia 2002). Studiò architettura a Parigi; dal 1933 al 1935 lavorò con Le Corbusier. Dopo un breve soggiorno [...] in Spagna, di nuovo a Parigi, fece parte del movimento surrealista (1936): le sue prime opere (morfologie psicologiche) sono del 1938. Durante la seconda guerra mondiale si stabilì negli Stati Uniti, influenzando ...
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Fotografo tedesco naturalizzato statunitense (Weißenfels-an-der-Saale, Germania, 1906 – Palm Beach, Florida, 1999). Si è formato tra Amburgo e Parigi (dove è stato allievo di Le Corbusier) e nel 1931 ha [...] pubblicato la prima foto sull’edizione francese della rivista Vogue. Ormai integrato nella comunità artistica parigina e pienamente apprezzato dalla critica, ha ritratto alcune fra le celebrità più influenti ...
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Architetto (Amburgo 1868 - Berlino 1940). Una delle figure più significative nella storia dell'architettura, fu il primo punto di riferimento di architetti della nuova generazione quali Le Corbusier, W. [...] Gropius, L. Mies van der Rohe. L'intensa attività del B. si estende indiscriminatamente a tutti i campi dell'architettura: case private, case collettive, chiese, ville, padiglioni per esposizioni industriali, ...
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Artista e teorico dell'arte (Praga 1900 - ivi 1951), figura centrale dell'avanguardia ceca. In contatto con gli esponenti più vivaci della cultura europea (F. T. Marinetti, Le Corbusier, H. Meyer), attento [...] a non staccare il discorso critico dalla concretezza determinante del contesto sociale, T. s'interessò di arte, letteratura, architettura, cinema, fotografia e fotomontaggio, grafica del libro.
Vita e ...
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Pittore e critico d'arte francese (Villeréal, Lot-et-Garonne, 1888 - Marminiac, Lot, 1964). A Parigi dal 1910, fu legato d'amicizia ad A. Lhote, a G. Bracque, a Le Corbusier. Le sue opere di questo periodo [...] partecipano al tardo cubismo. Nel 1939 si trasferì nella sua regione d'origine e iniziò un fruttuoso periodo di dipinti di paesaggio di grande potenza evocativa, entro un'intelaiatura lineare che ricorda ...
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Architetto britannico (Glasgow 1926 - Londra 1992). Elaborò la sua originale produzione tendendo, inizialmente, a una sorta di purismo razionalista filtrato attraverso le ricerche del neoplasticismo, del [...] Bauhaus e dell'ultimo Le Corbusier; in seguito la sua produzione si arricchì di spunti suggeriti dal costruttivismo russo e dall'architettura organica, con una breve parentesi condizionata dall'incontro con L. Krier. Effetti di queste compresenze ...
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Architetto italiano (Roma 1911 - ivi 1969). Esordì con il progetto per l'ospedale di Modena (in collaborazione con F. Petrucci e C. Longo, 1933), in cui è sensibile il riferimento a Le Corbusier. Fino [...] al 1963 ha poi collaborato costantemente con A. Luccichenti: allestimento della Mostra augustea della romanità (1938), progetti per il palazzo dei Congressi all'EUR (1938) e per gli edifici e la piazza ...
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Architetto e ingegnere italiano (Borgo Fornari, Ronco Scrivia, 1900 - Genova 1972). Aderì giovanissimo al movimento moderno, legandosi all'ambiente razionalista della rivista Casabella di G. Pagano. La [...] sua opera è ispirata a Le Corbusier, cui si manterrà costantemente fedele, nel tentativo di conciliare i problemi dell'architettura con quelli della programmazione a scala urbana: case intensive alla Foce del Bisagno (1934-40), quartiere INA-Casa di ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...