Fehn, Sverre
Fabio Quici
Architetto norvegese, nato a Kongsberg il 14 agosto 1924. Laureato nel 1949 alla AHO (Arkitektur Høgskolen i Oslo, Scuola superiore di architettura di Oslo), è considerato uno [...] norvegese.
Il suo linguaggio risente sia dell'influenza del suo maestro A. Korsmo, sia della lezione antimonumentale di Le Corbusier, filtrata attraverso la figura di J. Prouvé, presso il quale lavorò a Parigi (1953-54). Determinante nella sua ...
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Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere [...] in Italia, entrò nello studio di P. Behrens, dove lavoravano W. Gropius, A. Meyer e, per un breve periodo, Le Corbusier. Intorno al 1911 studiò con attenzione l'architettura neoclassica di K. F. Schinkel e conobbe, anche per tramite di P. Berlage ...
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SAKAKURA, Junzo
Vittorio Franchetti Pardo
Architetto giapponese, nato a Gifu il 29 maggio 1901, morto a Tokyo il 10 settembre 1969; con K. Maekawa e K. Tange (v.) è tra i maggiori architetti giapponesi.
La [...] A. Roth una delle opere piò importanti del movimento moderno in quel decennio. Il rapporto con l'opera di Le Corbusier, nel cui studio lavora dal 1931 al 1936, si estrinseca così nell'individuazione di un linguaggio "comunicabile" (come pretendeva Le ...
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Architetto e urbanista francese (Parigi 1891 - ivi 1978). Ha progettato intorno al 1930 alcune delle opere più rigorose dell'architettura funzionalista francese. Ha lavorato con E. Beaudouin: Cité du Champ [...] a Drancy (1932-35). Nel 1937 ha realizzato con J. Prouvé un complesso a Clichy, e nel 1945 con Le Corbusier i piani di ricostruzione di Saint Gaudens (non realizzati). Particolarmente interessante è la progettazione del grand ensemble di Marly-Les ...
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Architetto statunitense (Chicago 1908 - Pound Ridge, New York, 2004). Autore di grattacieli famosi come il Time Life di Manhattan, la sua opera è legata a quella di W.K. Harrison, di cui è stato socio [...] . Da ricordare nel 1947 la progettazione della sede delle Nazioni Unite a New York nel gruppo composto anche da Le Corbusier, Markelius e Niemeyer; nel 1955 la progettazione della Philarmonic Hall (Avery Fisher Hall) del Lincoln Center. Dopo lo ...
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L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Tre sono gli ambiti prevalenti di ricerca teorica e di applicazione pratica [...] Ville contemporaine de 3 millions d’habitants (1922), per il Plan voisin (1925), per la Ville radieuse (1930), Le Corbusier propose l’invenzione di una città rigorosamente impostata su un sistema articolato di percorsi differenziati a più livelli e ...
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LO SAVIO, Francesco
Giulia Grosso
Nacque a Roma il 28 genn. 1935 da Vincenzo Festa e da Anita Vezzani, all'epoca legalmente coniugata con Paolo Lo Savio.
Personalità tra le più problematiche dell'avanguardia [...] , sviluppò un particolare interesse per le teorie di P. Mondrian e W. Gropius, per le opere di C. Malevič, Le Corbusier (Ch.-É. Jeanneret) e P. Klee, suoi modelli formali, e soprattutto per gli esiti dell'architettura europea contemporanea.
Nel 1957 ...
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Storico dell'arte (Vienna 1891 - Cheyenne 1953). Contribuì, svolgendo una ricerca isolata, al di fuori degli ambienti accademici, alla rivalutazione degli architetti dell'illuminismo (Ledoux, Boullée, [...] sul piano espressivo e formale, delle strutture nuove della società. Fra le sue opere si ricordano: Von Ledoux bis Le Corbusier. Ursprung und Entwicklung der autonomen Architektur (1934; trad. it. 1973); Architecture in the age of reason (post., 1955 ...
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sezióne àurea Per un dato segmento AB, parte AX che è media proporzionale tra l'intero segmento e la rimanente parte XB; è definita anche media ragione. La s.a. fu considerata nel Rinascimento simbolo [...] da utilizzare in architettura e nell'arte: così, nei canoni della figura umana di Leonardo e di A. Dürer, l'ombelico divide l'altezza totale secondo la sezione aurea. La s.a. fu successivamente ripresa e utilizzata da Le Corbusier in architettura. ...
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Xenakis, Iannis
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e architetto greco naturalizzato francese, nato a Braila (Romania) il 29 maggio 1922. Stabilitosi ad Atene con la famiglia, studiò ingegneria al Politecnico, [...] , gravemente ferito e condannato a morte per la sua attività politica, si rifugiò in Francia, dove divenne assistente di Le Corbusier (1947-60). In questa veste collaborò, tra gli altri, ai progetti per il Couvent Sainte-Marie de la Tourette (Eveux ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...