Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] lo spettacolo scenico è cosa che non ha a che fare con l’arte del poeta e ci deve pensare il corego» (Poetica, 14, 1453 b 7-8). Dalle correnti filosofiche che si rifanno alla concezione aristotelica, fondata sulla verosimiglianza e sulla razionalità ...
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È una delle principali forme della poesia corale greca. La non ben chiara etimologia della parola ebbe da parte degli antichi spiegazioni abbastanza curiose alludenti al doppio parto di Dioniso, il parto [...] poi il premio fu abitualmente un tripode. Come per le tragedie così pel ditirambo fu in uso il sistema delle coregie (v.): il corego oltre a sostenere le spese della rappresentazione, doveva raccogliere il coro e farlo istruire. Il coro fu dapprima ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] due parastati, ognuno dei quali a capo di un semicoro.
Il c. drammatico era istruito, per conto del corego (➔ coregia), dal corodidascalo che dirigeva tutta la recitazione e il canto della rappresentazione stessa; talvolta corrispondeva allo stesso ...
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Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso [...] preparato la famosa orazione Contro Midia intorno alla percossa, a causa di percosse che aveva ricevuto nel 350, quando era corego. Nel 348 entrò nella bulè e fu inviato presso Filippo con Eschine e Filocrate per trattative che portarono alla pace ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] la Commedia dell’arte appagò: trionfava l’attore e la r. cambiava aspetto; i comici, sotto la direzione di un corego, concertavano i loro spettacoli prima di andare in scena; e una volta accordatisi, imbastivano liberamente le loro azioni. In Italia ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] con un eventuale coro secondario, erano indicati col nome complessivo di παραχορηγήματα, perché tutti, sembra, dovevano essere forniti dal corego oltre il vero e proprio coro. Personaggi muti erano, p. es., servi, guardie, bambini, masse di popolo e ...
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GIUSTINIAN, Orsatto
Simona Mammana
Nacque a Venezia dal nobile Michiel di Giacomo di Polo, del ramo detto da Negroponte, e dalla cittadina Elena Mazza di Gaspare il 27 sett. 1538.
Il G. venne registrato [...] per lo spettacolo inaugurale del teatro Olimpico di Vicenza il 3 marzo 1585, protagonista Luigi Groto nei panni di Edipo, corego Angelo Ingegneri, autore delle musiche per i cori Andrea Gabrieli. Per avere fornito la sua traduzione, il G. fu accolto ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE (v. vol. VII, p. 984)
P. Amandry
Il termine τρίπους è un aggettivo che può essere associato a sostantivi diversi e può applicarsi a varî tipi di mobilio (sedie, [...] di Lisicrate ad Atene. Questi t. erano di dimensioni assai grandi: un testo di Kallixenos attribuisce ai t. dati in premio ai coregi dei flautisti un'altezza di 12 cubiti per i concorsi degli adulti e di 9 cubiti (più che 7, cifra riportata dai ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] dal quale concetto si deducono norme e limitazioni nuove. Nel teatro il coro interviene specialmente - a cura di un corego (v. coregia) e costituito di solito nella tragedia da 12 coreuti, nella commedia da 24, sotto la guida di un corifeo assistito ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] nelle varie fasi della gara musicale con Apollo, non soltanto in veste di flautista nudo, ma anche come corego maestosamente ammantato; soltanto le orecchie equine tradiscono la sua origine. Sempre come figura isolata e caratterizzata in modo ...
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corego
corègo (o corago) s. m. [dal gr. χορηγός, dorico χοραγός, comp. di χορός «coro» e tema di ἄγω «condurre»; lat. choragus] (pl. -ghi). – 1. Nell’antica Grecia, la persona a cui la polis attribuiva l’onere della coregia. 2. letter. Nel...
coregia
coregìa s. f. [dal gr. χορηγία; v. corego]. – Una delle liturgie delle antiche città greche, per cui un ricco cittadino era chiamato dallo stato ad assumere la responsabilità e le spese di allestimento di un coro lirico o tragico (e,...