GAVINIÈS, Pierre
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato a Bordeaux l'11 maggio 1728, morto a Parigi il 22 settembre 1800. G. B. Viotti lo chiamò il "Tartini di Francia". Nel 1741 ottenne [...] Le Tombeau de Gaviniès.
Bibl.: C. Pipelet (princesse de Salm), Éloge historique de P. G., 1802; F.-J.-M. Fayolle, Notices sur Corelli, Tartini, Pugnani, G. et Viotti, Parigi 1810, p. 27; J. Tiersot, Lettres de musiciens, in Riv. mus. it., XXX, p. 25 ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] e uno degli artefici del tardo barocco viennese. In Inghilterra ancora nella seconda metà del sec. XVIII lo si annoverava, con Corelli, A. Scarlatti e Haendel, tra i pochi le cui opere avevano resistito all'esame infallibile del tempo. I francesi ne ...
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MATTEIS, Nicola
Guido Olivieri
– La ricostruzione della biografia del M. e dei suoi discendenti è resa particolarmente complessa dalla scarsezza di documenti e dalla contraddittorietà di alcune fonti, [...] University of York, 2003; L.E. Lindgren, The great influx of Italians and their instrumental music into London 1701-1710, in Arcangelo Corelli fra mito e realtà storica. Atti del Convegno, Fusignano… 2003, a cura di G.R. Barnett - A. D’Ovidio - S. La ...
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L'arco è un ordegno musicale che consta di una bacchetta di legno flessibile e di una striscia di crini di cavallo tesi, i quali, opportunamente cosparsi di pece, servono a mettere in vibrazione le corde [...] , con la maggiore o minore pressione sulle corde, l'espressione; un arco così fatto fu quello usato ai tempi del Corelli e del Vivaldi. Verso il 1730 il Tartini lo perfezionò ancora usando per la bacchetta legni più leggieri, raddrizzandone la linea ...
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Musicista, nato a Bologna il 16 giugno 1637, mortovi il 28 novembre 1695. Suo padre, parente del famoso Zarlino, era costruttore di organi. C. apprese in patria l'arte dell'organo dal Filippuzzi, ma si [...] , il Tosi, il Clari, F. A. Urio, il Predieri. Negli ultimi anni della sua vita il C. fu rattristato da una polemica col Corelli.
Delle sue opere a stampa le più ragguardevoli sono: Messe piane a otto voci con uno e due organi, op. 5, Bologna 1684 ...
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. Termine di musica, che non deriva dal latino adagium, ma dall'avverbio italiano sostantivato nel gergo musicale. Era già in uso al principio del Seicento, anche nella forma "adasio" e talora distinto [...] al primo in Italia, mentre è sinonimo del secondo in Germania.
Costituisce anche uno dei tempi, generalmente il secondo (ma in Corelli e altri della sua scuola il primo e il terzo) della forma "sonata" e derivate: e alla voce sonata si rimanda ...
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HAYM (Aim, Aimo, Higham, Hyam), Nicola (Nicolò) Francesco
Antonio Rostagno
Nacque a Roma il 6 luglio 1678 da Sebastiano ed Elena in una famiglia di musicisti d'origine tedesca o austriaca.
Si ha notizia [...] Londra nel 1705.
Poco dopo questa data l'H. completò per l'editore Roger di Amsterdam la revisione delle sonate di Corelli (dall'op. 1 all'op. 4); contemporaneamente la stessa revisione fu stampata anche dall'editore Walsh di Londra, con l'aggiunta ...
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Nome d'arte dell'attore cinematografico statunitense Nicholas Kim Coppola (n. Long Beach 1964). È nipote di F. F. Coppola che lo ha diretto in Rumble fish (Rusty il selvaggio, 1983), Cotton club (1984), [...] 1998), 8 mm (1999), Bringing out the dead (Al di là della vita, 1999), Gone in sixty seconds (2000), Captain Corelli's mandolin (2001), Adaptation (2002), National Treasure (2004), World Trade Center (2006), The wicker man (Il prescelto, 2006), Ghost ...
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VIVALDI, Antonio
Fausto Torrefranca
Violinista e compositore veneziano detto il "prete rosso", come asserisce il Goldoni, dal colore dei suoi capelli. Non se ne conosce con esattezza né l'anno della [...] scissione dell'accordo di tonica in un arpeggio appena ritmato, è primo e sicuro indizio di un nuovo mondo, ben diverso dal corelliano.
È noto, anche, che negli anni dal 1708 al 1717 cadono le trascrizioni che G. S. Bach fece di sei concerti dell ...
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GAVOTTA (dal fr. gavotte, propriamente danza dei Gavots, cioè degli abitanti del territotio di Gap nel Delfinato)
Guido Pannain
Danza francese, in ritmo pari. Era una danza grave; venuta a far parte [...] pari di misure; nella forma originaria della danza la seconda parte era del doppio più lunga della prima. Dal Corelli la gavotta viene concepita anche in un movimento più vivace. Il tempo di gavotta, specie nella musica per clavicembalo, costituì ...
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corella
corèlla s. f. [etimo incerto]. – Pappagallo della famiglia psittacidi (Kakatoe tenuirostris), con piumaggio bianco e un ciuffo di penne sul capo; originario dell’Australia, vive bene in cattività.
centro di trattenimento temporaneo
loc. s.le m. Struttura pubblica destinata a ospitare gli immigrati clandestini che stanno per essere espulsi dal territorio nazionale. ◆ Mancano i centri di «trattenimento temporaneo» previsti dalla nuova...