Metropolita di Corinto (sec. 12º), autore d'un trattato, che ebbe larga fortuna, sui dialetti greci (Περὶ ἰδωμάτων τῶν διαλέκτων), basato sugli antichi grammatici, scoliasti, ecc., e di un commento a Ermogene [...] (Περὶ μεϑόδου δεινότητος) ...
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Vescovo di Corinto dal 166 al 174. Contro il marcionismo e il montanismo indirizzò a sette chiese (Lacedemone, Atene, Nicomedia, Gortina, Amastri, Cnosso, Roma) altrettante lettere, che poi riunì in una [...] collezione, menzionata da Eusebio, di cui restano frammenti ...
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Domenicano (1215 circa - 1286), arcivescovo di Corinto dal 1278. Molto importante la sua vasta attività di traduttore di opere greche, specialmente di Aristotele e dei suoi commentatori, e di revisore [...] di traduzioni già esistenti, svolta anche per incarico di Tommaso d'Aquino cui era legato da fraterna amicizia. Di Aristotele egli tradusse le Categoriae, il Peri hermeneias, il III e il IV libro del De ...
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(gr. ῎Ισϑμια) Antica località sull’istmo di Corinto. Abitata già in età micenea, come mostra un lungo tratto di fortificazione (13° sec. a.C.), divenne importante soprattutto a partire dall’8° sec. a.C. [...] al 582 a.C. La presidenza spettava ai Corinzi: solo dal 392 al 387 la tenne Argo e dopo la distruzione di Corinto fino alla ricostruzione della città l’avrebbero avuta i Sicioni. Dopo il sacrificio a Posidone avevano luogo i Giochi istmici, gare ...
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Eroe della mitologia greca, venerato soprattutto a Corinto e in Licia, figlio di Posidone, con il quale è connesso nel culto. Spesso B. è accompagnato da Pegaso, il cavallo alato, sul quale combatté e [...] vinse la Chimera, assistito da Posidone, che lo protesse poi in tutte le sue vicende ...
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Ecclesiastico (Sarzana 1756 - Roma 1828); arcivescovo titolare di Corinto, dopo la proclamazione della Repubblica romana del 1798 seguì Pio VI a Firenze e poi in Francia. Su incarico di Pio VII avviò a [...] Parigi i negoziati per il concordato con Napoleone (1800-01). Cardinale dal 1802, al concilio nazionale indetto a Parigi dall'imperatore (1811) perorò abilmente la liberazione del papa. Dopo la Restaurazione ...
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Missionario cristiano dell'età apostolica, attivo in Efeso, quindi a Corinto - ove si formò sotto il suo nome un partito, originando i dissidî che provocarono l'intervento di s. Paolo - e nuovamente in [...] moderni) l'epistola Agli Ebrei e (da qualche altro) il libro della Sapienza o il IV Vangelo. Tradizioni posteriori lo fanno vescovo di Corinto, di Tiro, di Cesarea, di Durazzo, di Colofone, di Iconio; talvolta è detto apostolo. Festa, 9 dicembre. ...
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(gr. Κότυς) Antica divinità tracia, detta anche Cotito (Kοτυτώ), venerata specialmente a Corinto e ad Atene. In suo onore si celebravano feste orgiastiche, le Cotizie (poi diffuse anche a Roma). ...
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Marito e moglie ebrei convertiti al cristianesimo che, espulsi da Roma e giunti a Corinto, v'incontrarono s. Paolo; si trovarono poi in Efeso e probabilmente ritornarono a Roma, dove (sec. 5º) esisté un [...] titulus Priscae (odierna basilica di S. Prisca) ...
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(gr. ἀνάγκη) Voce greca antica che significa «la necessità», «il fato». Assurta da idea astratta al rango di divinità, ebbe a Corinto un santuario in unione con Bia.
Nella teologia orfica ebbe il valore [...] di potenza cosmogonica. In Platone (Repubblica, X, 617 c) appare come madre delle Moire ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
ottanta
agg. num. card. [lat. pop. *octanta, da octaginta per il lat. class. octoginta], invar. – Numero formato da otto volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 80, nella numerazione romana LXXX): o. litri; o. chilometri;...