GIUDITTA
Giuseppe Ricciotti
. Libro deuterocanonico (v. bibbia) dell'Antico Testamento, che prende nome dalla protagonista. Il testo originale del libro, che doveva essere ebraico o aramaico, è perduto; [...] Quieto, ecc., quindi il libro sarebbe del sec. II d. C. inoltrato: mentre già parecchio prima Clemente Romano, Corinzî, 55, parla della "beata Giuditta"), dello Steinmetzer (che scorge nel racconto elementi di quattro provenienze: le gesta di Ciro ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] , trasformato in chiesa cristiana durante il Medioevo. La cornice a modiglioni ancora esistente e i capitelli corinzi di questo monumento antico sono straordinariamente simili a quelli dipinti nella cornice fittizia degli affreschi della Basilica ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] portali e le loro parti inferiori anteriori. Per quanto riguarda i capitelli, le preferenze andarono per lo più a quelli corinzi, a quelli compositi e, a Roma, anche a quelli ionici. Notevole e significativa risulta la collocazione delle spoglie in ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] , un B. inebriato d'amore che si abbandona senza violenze o asprezze polemiche al commento del famoso passo paolino ai Corinzi, l'"abisso senza fondo", sul quale tornerà quarantadue volte (tanti i capitoli dell'opera), "non per venire al fine che ...
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FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] bronzi decorativi il F. si esprimeva in un linguaggio aulico e classicheggiante di grande raffinatezza formale: i ricchissimi capitelli corinzi, i festoni di fiori e di frutta dal rilievo pieno, dal disegno nitido e fermo, ancora cinquecentesco nell ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] di alcnni edifici (templi, teatri, terme, tetrapili), nell'uso di elementi architettonici tra i quali caratteristici i capitelli corinzî di derivazione antiochena. Ma più che un generico occidentalismo si tratta in sostanza di una ripresa di elementi ...
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La Sicilia greco-romana
Flavia Zisa
Ci sono luoghi, nella Sicilia dei Greci, in cui si può comprendere tutto. Sono luoghi della sintesi. Uno di questi, dove si ascolta e comprende il respiro olimpico, [...] Mylai (Milazzo), Leontini (Lentini) e Katane (Catania); i Megaresi edificarono Megara Hyblaea, che a sua volta creò Selinunte; i Corinzi di Siracusa basarono la loro prima subcolonia a Camarina, mentre nuclei da Rodi e Creta fondarono Gela, che a sua ...
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ARREDAMENTO
F. Matz
L'a. della casa antica ci è noto attraverso tre specie di testimonianze: il materiale di scavo, gli accenni e le descrizioni che di esso fanno gli scrittori, e le rappresentazioni [...] l'adozione di quest'uso da parte della società aristocratica greca sono un frammento di Alcmane (55 D) e le figurazioni di vasi corinzî ed attici dell'inizio del sec. VI. La forma di questa klìne si distingue dal letto più antico, noto dalle scene ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] di Arcangelo Guglielmelli, in S. Maria della Verità (Amirante, p. 110). L'anno seguente fece venire da Carrara i capitelli corinzi per la facciata della chiesa dei Girolomini. Nel 1696, il 28 maggio, i due fratelli ricevettero 100 ducati da Teresa ed ...
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Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
SΤΟÀ (v. vol. VII, p. 503)
J. J. Coulton
Il termine greco στοά era applicato a varî tipi di portico: stretto e allungato, isolato o collegato a un edificio o ancora facente [...] in quella città sono adottate come convenzioni, tuttavia, come in altri edifici peloponnesiaci, in alcune s. vengono introdotti capitelli corinzi (portico meridionale a Olimpia). La maggior parte dei tipi di s. è ormai già consolidata, ma le prime s ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...