Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (etr. Tarch(u)na, lat. Tarquinii: v. anche Tarconte)
M. Pallottino
G. Colonna
Città etrusca e romana nella zona della medievale Corneto, a 100 [...] e pregevole di oggetti e gruppi di oggetti: quali i bronzi laminati villanoviani; la serie dei vasi protocorinzi, corinzi e rodî, quella dei vasi dipinti italici di stile subgeometrico; i caratteristici rilievi arcaici funerari di pietra; la ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA
A. Andrén
La parola italiana "terracotta" viene usata, dal Rinascimento in poi, e oggi anche in altre lingue, per indicare varî prodotti di argilla [...] si trovano insieme sul medesimo tetto; si notano specialmente i casi ove le tegole e gli embrici delle gronde erano del tipo corinzio, mentre il resto del tetto fu coperto alla maniera laconica, meno costosa (v. anche tetto).
Verso la fine del VI sec ...
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VISIGOTI
M. Crusafont i Sabater
Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Dopo la sconfitta del 507 nella battaglia di Vouillé contro i Franchi, i V., che nel corso delle [...] , quella sopra l'altare, ha andamento a ferro di cavallo, come tutti gli archi. La qualità degli otto capitelli corinzi realizzati per l'edificio spazia da pezzi semplici nella zona ovest fino alla coppia quasi classica davanti all'ambiente dell ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] da Gregorio IX nel 1234, è a tre navate di sei campate, divise da arcate su colonne sormontate da capitelli corinzi. All'esterno la divisione in tre navate è marcata da lesene, mentre robuste cornici ad archetti ripartiscono il prospetto in ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] plasticità, e con una forte schematizzazione, tecnica usata durante il VI secolo. Però sono stati usati anche capitelli corinzî e alti pulvini, che possono essere distinti in quattro specie: semplici, senza decorazione; con il monogramma entro una ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] : la cella al centro del cortile resta immutata (tranne qualche modesto ampliamento), ma la sostituzione dei capitelli corinzî a quelli nabatei, avvenuta in uno dei due rifacimenti, rivela lo stesso ritorno ai modelli ellenistici testimoniato dalle ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] e i primi bagni pubblici compaiono nel secolo successivo, contemporaneamente a una pianificazione sistematica della città. L’ordine corinzio, una variante di quello ionico, nasce intorno al 400 a.C., anche se inizialmente è stato utilizzato soltanto ...
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Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (ἡ ᾿Επίδαυρος, Epidaurus)
B. Conticello
Città del Peloponneso, nòmos di Argolide, posta nella penisoletta di Aktè (oggi Nisi), nel Golfo Sarònico. [...] sec. a. C. sia per le proporzioni delle varie parti dell'architrave e della cornice, sia per i caratteri dei capitelli corinzî, assai più evoluti di quelli del tempio di Apollo Epicurio a Figalia. La grondaia, di marmo pentelico, era decorata con un ...
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ACHILLE
P. Bocci
Eroe greco, figlio di Peleo e della dea Teti, protagonista dell'Iliade e di altri poemi ciclici quali le Ciprie e l'Etiopide. Tutta la vita dell'eroe è minuziosamente rappresentata [...] Parigi, vediamo A. seduto su di una roccia presso la riva del mare, intento a suonare la lyra. e) Su un'olpe corinzia di Bruxelles, e su una miniatura del codice ambrosiano citato, vediamo A. consolato da Teti. f) L'episodio successivo della Presbeia ...
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GRIFO (Γρύψ, griphus, probabilmente "connesso con la radice indoeuropea "grabh", "afferrare")
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
M. G. Marunti
G. Manganaro
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
G. Manganaro
Mostro [...] è caratteristico degli esemplari più antichi; nel medio e tardo protocorinzio è rimpiazzato dal g. a corpo d'uccello. Sui vasi corinzî non appare il g. in cammino, ma solo seduto. Il mostro presenta sempre grande becco spalancato, lingua in fuori ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...