ANTEGNATI, Giovanni Battista
Riccardo Allorto
Nacque presumibilmente a Brescia verso la fine del 1500, figlio di Bartolomeo. Ripresa dal 1530 l'attività paterna dell'arte organaria, che l'A. aveva seguito [...] superato dai suoi discendenti.
Raro era infatti negli organi italiani antichi il flauto in unissono al principale; quanto alla cornamusa - che è un'ancia della famiglia dei regali -, è la prima prova certa dell'introduzione di questo registro negli ...
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ALBONESI, Afranio degli
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nato ad Albonese (Lomellina) nella seconda metà del sec. XV (circa 1460-1467), si trasferì ancor giovinetto alla corte di Ferrara e in questa città [...] dubbio considerato come un tipo perfeziqnato di zampogna; è probabile che l'A. si sia ispirato ad un tipo di cornamusa veduto in Serbia. Del resto, lo stesso Teseo Ambrogio lascia intendere che si tratti del perfezionamento di strumento preesistente ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] etnica e d’impiego a quel tempo ancora raro nel mondo della canzone, quali la gaida macedone (una sorta di cornamusa), lo shanai turco (affine all’oboe), il greco bouzouki e varie tipologie di percussioni. Con tali caratteri, l’operazione si ...
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cornamusa
cornamuṡa s. f. [dal fr. ant. cornemuse, der. di cornemuser «suonare la cornamusa», comp. di corner «suonare il corno» e muse «cornamusa»]. – Strumento a fiato d’uso campagnolo, costituito da una o più canne con imboccatura ad ancia...
cornamusare
cornamuṡare v. intr. [dal fr. ant. cornemuser] (aus. avere), ant. – Suonare la cornamusa; fig., parlare o sparlare di qualcuno: chi mi cornamusa a le spalle? (Aretino).