DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] ; il più celebre, P. Tenerani, fece eseguire in marmo un busto del D. da un bozzetto in terracotta del Corneille; anche il pittore Pietro Bonanni fu suo allievo a Carrara.
Per ringraziare la principessa della nomina e della protezione accordata alla ...
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SCHELANDRE, Jean de
Natale Addamiano
Poeta e gentiluomo, nato a Verdun, nel 1585, morto nel 1635. Servì e si batté valorosamente agli ordini di Turenne e morì in seguito alle ferite riportate. Egli [...] à la mère d'Amour! - Tuttavia, la potenza di alcune situazioni, il pathos di alcuni accenti fanno pensare - nota il Darmesteter - a Corneille.
Bibl.: J. A. Aulard, Un romantique en 1608: Les théories dramatiques de J. de S., Parigi 1883; E. Rigal, A ...
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SCHLUMBERGER, Jean
Vittorio STELLA
Scrittore francese, nato a Guebwiller (Alsazia) il 26 maggio 1877; lasciò nel 1892 la regione natale per conservare la cittadinanza francese e a Parigi conseguì la [...] di inquietudine nella vita del paese. Notevoli, tra i saggi, Dialogues avec le corps endormi (1927), Plaisir à Corneille (1936), Essais et dialogues (1937), Stéphane le glorieux (1939). Poi Jalons (1941), Nouveaux Jalons (1943), Éveils (1949) un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le trasformazioni socio-antropologiche che segnano l’Ottocento rendono i paradigmi [...] nemico; e mostrò grande sdegno contro i vili artefici della sua morte. Questo è quanto sappiamo dalla storia. Orbene, quando Corneille fa pronunciare da Filippo queste parole da lui attribuite a Cesare,
Spoglie di un semidio, di cui a mala pena posso ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] fino all’adozione integrale delle tre unità, poi seguita per quasi due secoli da tutto il dramma francese. Fra la decadenza di Corneille e il sorgere di J. Racine, un autore tenne in Francia il favore del pubblico amante della t., P. Quinault.
In ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] di A. Hardy (1606) e, con il titolo Ariane, il romanzo di J. Desmarets de Saint-Sorlin (1632) e la tragedia di T. Corneille (1672).
Tra i numerosi musicisti che trattarono questo tema, G.F. Händel (1734), J. Haydn, J.-É. Massenet (su libretto di C ...
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LÖWENTHAL, Leo
Antonio Rainone
Sociologo statunitense di origine tedesca, nato a Francoforte sul Meno il 3 novembre 1990, morto a Berkeley (California) il 23 gennaio 1993. Laureato in filosofia all'università [...] da J.W. Goethe a C.F. Meyer, a H. Ibsen), ma anche a quella classica (Cervantes e Lope de Vega, Shakespeare, Corneille e Molière), mettendo in luce il modo in cui si sarebbe trasformato storicamente il rapporto tra individuo e società e delineando il ...
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Nacque a Parigi nel 1604, passò la giovinezza in provincia dedicandosi dapprima agli studî legali, poi, tornato nel 1627 a Parigi, divenne abate d'Aubignac, fu precettore del nipote del Richelieu, e, protetto [...] , ma per noi ha valore più che altro come testimonianza caratteristica delle condizioni del teatro francese al tempo ehe apparve Corneille, contro il quale il d'Aubignac polemizzò vanamente.
L'altro scritto, che ha contribuito in vario modo a tener ...
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AVANCINO, Nicolò
Antonella Dolci
Nato a Genova il 1º sett. 1679, professò tra gli scolopi il 28 sett. 1694. Insegnò nelle scuole dell'Ordine, dapprima retorica e filosofia a Genova, poi teologia a Genova [...] tragedia l'A. difende il teatro raciniano con un'argomentazione che deriva direttamente da La Bruyère: mentre in Corneille gli eroi rappresentano una dimensione astratta o iperbolica delle virtù umane, in Racine i personaggi rispondono a una maggiore ...
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RACHEL
Guido Ruberti
. Élisabeth Félix, detta Rachel, attrice tragica francese, nata nel 1820 a Mumps in Svizzera da famiglia israelita, morì a Cannet (Provenza) nel 1858. Bambina era condotta in giro [...] e consigliere, le valse una scrittura estiva al Théâtre Français, dove debuttò il 12 giugno come Camilla nell'Horace di Corneille: i pochi frequentatori della stagione notarono con sorpresa nella piccola ebrea diciottenne, magra e scura di pelle, le ...
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plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...