BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] Italiano sovrastante il titolo indicava - come la parola Popolo un qualche programma di emancipazione sociale - un chiaro e non equivoco programma politico: la liberazione nel corpo in formazione dei volontari garibaldini.
L'armistizio di Villafranca ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] campi di lavoro tra Austria e Carinzia.
Nel 1945, all’alba della liberazione, italianodi Dante era ristretto a pochi intellettuali e come tutti sanno, fatta l'Italia i conti con la fragilità del corpo. Continuò fino all’ultimo a praticare ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] del corpo e uomo di corte. di "inorientarla" (con più di 30 anni di ritardo su C. Balbo). Fu conservatore e liberista, ma attaccò L. Luzzati e criticò lo stesso A. Smith, in una sua memoria, sostenendo che l'intervento statale, per di più in Italia ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] con il Partito comunista italiano (PCI).
Il 30 di teorico, ma significava aderire a un progetto di modernizzazione e di libertà. Aveva un forte senso di appartenenza, ma contemporaneamente era libera. Il mestiere di giornalista le consentì di ...
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PANNUNZIO, Mario
Massimo Teodori
PANNUNZIO, Mario. – Nacque a Lucca il 5 marzo 1910, secondogenito (dopo Alessandra, detta Sandrina) dell’avvocato Guglielmo, di origini molisane con simpatie socialiste [...] esponente azionista del Comitato diliberazione nazionale alta Italia (CLNAI), ha scritto che l’azione di Pannunzio rappresentò il più e tollerante: di volta in volta fu attaccato da sinistra, da destra e dal centro per il rifiuto di fare corpo con i ...
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FORMALEONI, Vincenzo Antonio
Mario Infelise
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 18 nov. 1752, figlio di Biagio, attuario di Giustizia a Castelnuovo Fogliani, e di Cristina Balduzzi.
Scarse sono [...] du fanatisme".
Non è chiaro però se sia stato effettivamente liberato nel corso del marzo del 1794; è anzi probabile che sia per la campagna d'Italia e dell'incarico propostogli dal Tilly circa il "comando d'un corpodi vanguardia per avanzare nel ...
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GONELLA, Guido
Giorgio Campanini
Nacque a Verona, il 18 sett. 1905 (al registro di stato civile fu iscritto con i nomi di Guido Alessandro), dalle seconde nozze di Luigi, impiegato comunale, con Marianna [...] progetto di "nuova civiltà cristiana" elaborato da papa Pacelli negli anni terminali della guerra, prendeva corpo e s.d., e Dai congressi D.C. dell'Italialiberata (1943-1944) alla prima assise nazionale, a cura di C. Danè, Roma 1986, pp. 154-186. ...
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MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] nell'intento di guadagnare solidarietà all'Italia. Per questo il riferimento era allo speciale corpo da lui coordinato durante la liberazionedi Firenze fu sospeso dalle funzioni di docente. Sottoposto a procedimento dalla I Commissione di ...
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BARZINI, Luigi
Alessandra Cimmino
Nacque a Milano il 21 dic. 1908 da Luigi e da Mantica Pesavento.
Il padre, inviato speciale del Corriere della sera, forse il più celebre giornalista italiano dei primi [...] , dal luglio, fu allievo ufficiale di complemento a Milano nel corpo dei bersaglieri; nel 1931 uscì, L'episodio ebbe uno strascico dopo la Liberazione poiché, fra gli atti del processo, italiano, tentando con ciò di spiegare la dicotomia tra l'Italia ...
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PINI, Giorgio
Mauro Forno
PINI, Giorgio. – Nacque a Bologna, secondo di quattro figli, il 1° febbraio 1899 da Pellegrino (piccolo proprietario terriero e impiegato contabile) e da Elvira Bravi.
A Bologna [...] di vari fascisti intransigenti.
Dopo la Liberazione Pini fu arrestato, il 30 aprile 1945, e giudicato dalla Corte d’assise di Bologna per il suo ruolo di membro del governo della RSI e di direttore di del Meridiano d’Italiadi Franco Servello – ...
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liberazione
liberazióne s. f. [dal lat. liberatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di liberare, di liberarsi o di essere liberato (da una soggezione, da un male, da un vincolo, da un controllo, ecc.): la l. degli schiavi, dei prigionieri; l....
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...