Dumas, Alexandre
Anna Maria Scaiola
Il piacere di leggere
Popolarissimo romanziere dell'Ottocento francese, Alexandre Dumas ha affermato di aver scritto le sue opere con l'unico scopo di "divertire [...] bel seduttore, Porthos un uomo fortissimo, Athos un aristocratico malinconico; e il diciottenne d'Artagnan è un guascone e senso dell'onore, e formano come una sola figura, un corpo che si muove compatto; l'unione fa la forza nella trilogia di ...
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Mann, Thomas
Antonella Gargano
Il grande narratore del crepuscolo della borghesia
Premio Nobel per la letteratura nel 1929, Thomas Mann ha espresso nella sua opera il malessere, le conquiste, le contraddizioni [...] di morte
La malattia, intesa come sofferenza del corpo ma insieme, simbolicamente, come sofferenza dello spirito, inganno, è il trasformista che prende le vesti di un giovane aristocratico e fa della propria vita un’esistenza artistica. Ma, al ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] È in tutta la disposizione del mio quadro: il posto che occupano i corpi, i vuoti che sono intorno a essi, le proporzioni, tutto ciò ha che ‟l'espressionismo non manifestò mai una boria aristocratica, al contrario: Der blaue Reiter riprodusse le ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] , non lo interpreta, combatte, dirige: più che di aristocratici o di isolati il loro resta un atteggiamento sofferto bensì vane, nell'83, il racconto che apre il primo volume, Un corpo, era comparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno del '70, e, ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] manca di ragionevole attaccamento onde associarsi alla nostra, e formarne un corpo solo». Ma è proprio questo il dato che ci si ostina taluno, prescindendo dalle chiusure insite nella gestione aristocratica, lo vorrebbe fonte di garanzia ed equità ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] che lo varca. Guerra e pace, capolavoro di un aristocratico agrario certo assillato dai problemi morali e sociali ma esplorano e magnificano la festa dei sensi e le possibilità del corpo proseguono, nei modi a loro propri, la tradizione del romance ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] dagli altri ceti e divisi al loro interno tra popolari e aristocratici;
gli altri ceti costituivano la plebe, in senso fiorentino, un meccanismo e spesso su un populismo livellatori del corpo sociale di fronte all'imparziale giustizia del principe. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] il volgo parlava, nondimeno egli si vede che in tutto 'l corpo delle composizioni sue esso è ... di belle figure, di vaghi modi che di trecentescamente e toscanamente libero offendeva l'aristocratico decoro della società del Cinquecento (non, o non ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] quale punendo esercita un diritto di difesa spettante all'intero corpo sociale, non all'individuo. La qualità poi e la spratica, dell'uomo e per la nebulosità, in certo senso, aristocratica delle sue idee, ma perché Ferrari, propriamente, non vuole ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] (la lirica è, per sua stessa natura, più riservata e aristocratica), finì dunque per costituire una presa di coscienza del mondo da parte ma più crudele di lui, gentile di sangue, bello di corpo ... con l'animo sempre intento a mal fare, col quale ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...