sclerosi multipla
Malattia neurologica caratterizzata dalla presenza di numerose aree di infiammazione costituite da piccoli focolai (lesioni) di demielinizzazione distribuiti nella sostanza bianca di [...] mieliniche. Le aree di lesione sono preferenzialmente distribuite intorno ai ventricoli cerebrali. Sono frequentemente interessati il corpocalloso, i nervi ottici e il tronco cerebrale. Anche il midollo spinale è spesso sede di lesioni, soprattutto ...
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glioblastoma
La forma più frequente di neoplasia primitiva cerebrale; rappresenta anche la forma più maligna di neoplasia astrocitaria. L’incidenza in Europa e in America Settentrionale è di ca. 3÷4 [...] fronto-temporale è fra le più frequenti. L’infiltrazione tumorale spesso si estende nella corteccia adiacente e, attraverso il corpocalloso, nell’emisfero contro-laterale. Rara è l’insorgenza a livello cerebellare o del midollo spinale. Nei bambini ...
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atassia
Vito Antonio Vetrugno
Disturbo neurologico consistente nell’incoordinazione motoria, ovvero nell’alterata capacità di compiere, con armonia e adeguata misura, movimenti complessi. Essa si riferisce [...] vie della sensibilità profonda e anche per alterazioni cerebrali, in particolare a livello frontale, temporale, del corpocalloso e parietale. Le patologie nelle quali è più frequente osservare un disturbo della coordinazione sono rappresentate dalla ...
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encefalocele
Ernia del cervello attraverso un’apertura della teca cranica situata per lo più sulla linea mediana, all’occipite o tra il dorso del naso e l’angolo interno dell’occhio: si presenta come [...] dovuto alla mancata saldatura del cranio; quello anteriore si può associare a difetti della corteccia frontale, del corpocalloso o delle strutture ipotalamiche, e può anche non essere accompagnato da deficit neurologici; in questi casi il passaggio ...
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alessia
Forma di agnosia visiva, che consiste nell’incapacità di riconoscere visivamente le parole scritte. L’a. può essere pura, oppure essere associata ad agrafia, o all’incapacità di associare un [...] rimangono integre, mentre è lievemente compromessa la copiatura delle parole. Le cause dell’a. sono lesioni alla corteccia occipitale dominante, oppure disconnessioni congenite o acquisite fra i due emisferi cerebrali, spec. del corpocalloso. ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] R. W. Sperry e coll. con la tecnica di separazione dei due emisferi cerebrali. Mediante la resezione chirurgica del corpocalloso, sia nell'animale che nell'uomo (laddove esigenze terapeutiche lo hanno richiesto) questi autori hanno messo a fuoco una ...
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STUPEFACENTI (XXXII, p. 896; App. II, 11, p. 924; III, 11, p. 862)
Eugenio Paroli
Pasquale de Lise
Originariamente tale termine era riservato ai farmaci e ai prodotti capaci di generare uno stato di [...] sia dimostrabile, i nuclei preposti alle integrazioni sensoriali specie visive, il sistema di connessione interemisferico (corpocalloso) e i nuclei del rafe (ricchi di derivati della triptamina) sembrano soprattutto interessati dagli allucinogeni ...
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NEUROPATOLOGIA (dal gr. νεῦρον "nervo", πάϑος "affezione" e il suffisso logia delle scienze)
Vittorio Challiol
Con questo termine s'indica la disciplina che studia quelle malattie del sistema nervoso, [...] interpretazione. Al principio del sec. XX E. Marchiafava e la sua scuola descrivono la degenerazione primitiva delle fibre del corpocalloso negli alcoolizzati (malattia di Marchiafava); S. A. K. Wilson (1912) la malattia che da lui prenderà il nome ...
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MINGAZZINI, Giovanni
Vittorio Challiol
Neurologo, psichiatra, anatomico, nato ad Ancona il 15 febbraio 1859, morto a Roma il 3 dicembre 1929. Laureatosi a Roma nel 1883, nel 1885 assistente nell'istituto [...] basi per la discriminazione clinica dei tumori delle varie zone del lobo temporale. Approfondì la fisiopatologia del cervelletto, quella del corpocalloso e la fine topografia dei nuclei dell'ipoglosso. Fu fra i primissimi ad applicare in Italia la ...
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SCHUPFER, Ferruccio
Medico, figlio di Francesco, nato a Padova l'11 dicembre 1867. Si laureò a Roma nel 1892, fu primario negli ospedali di Roma; nel 1898 conseguì la libera docenza in patologia medica, [...] sinechia del pericardio, sul diabete, sulle leucemie, sulla linfogranulomatosi maligna, sui tumori del lobo temporale, del corpocalloso, del midollo spinale, sulle sindromi cerebellari nella malaria perniciosa, sulla puntura del fegato e della milza ...
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calloso
callóso agg. [dal lat. callosus]. – 1. Pieno di calli: mani c.; o che presenta l’ispessimento, l’indurimento caratteristico dei calli: parte c., protuberanza c.; fig., coscienza c. (più com. incallita), che non sente più il rimorso....
corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi di materia (corpuscoli o particelle)...