macerare [dal lat. macerare] (io màcero, ecc.). - ■ v. tr. 1. [sottoporre una sostanza a macerazione, tenendola a lungo in acqua o in altro liquido: m. la carta, il cuoio] ≈ [riferito a carne cruda e sim.] [...] marinare. ‖ ammollare, ammorbidire. 2. (fig.) a. [abbattere nel corpo e nello spirito: le sofferenze lo avevano macerato] ≈ consumare, debilitare, estenuare, logorare, rodere, sfinire, stremare. ↑ distruggere. b. [sottoporre a un tormento psicologico ...
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venerabile /vene'rabile/ [dal lat. venerabĭlis]. - ■ agg. 1. [degno di venerazione: un vecchio v.; persona di v. aspetto] ≈ onorabile, (lett.) onorando, onorevole, (lett.) venerando, [spec. in senso religioso] [...] , giovane. ■ s. m. 1. (con iniziale maiusc.) (eccles.) [particola di farina che, con la transustanziazione, si trasforma nel corpo di Cristo: esposizione del V.] ≈ eucaristia, ostia. 2. (eccles.) [titolo attribuito a persone, non ancora beate, di cui ...
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clero /'klɛro/ s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. klêros "parte ottenuta in sorte", poi "parte eletta di un popolo"]. - (eccles.) [complesso delle persone che appartengono all'ordine sacerdotale] ≈ chiericato, [...] chierici, clericato, corpo ecclesiastico, ecclesiastici. ↔ laicato, laici. ● Espressioni: clero regolare ≈ frati, monaci; clero secolare (o diocesano) ≈ preti, sacerdoti. ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] un D. [L. Pirandello]) significa esaltarne le straordinarie capacità fisiche o intellettuali (anche nella locuz. prep. da d.: ha un corpo da d. = da favola, favoloso, mitico e sim.): Gianni è un d. in matematica; quando gioca a tennis è un dio. Sinon ...
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metempsicosi /metempsi'kɔzi/ s. f. [dal lat. tardo metempsychosis, gr. metempsíkhosis, comp. di meta- "meta-", en- "dentro" e psykhḗ "anima"]. - (relig.) [in alcune dottrine religiose (spec. orientali), [...] la trasmigrazione dell'anima da un corpo a un altro dopo la morte] ≈ reincarnazione. ...
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arpia /ar'pia/ s. f. [dal lat. Harpyiae, plur., gr. Arpýiai "le rapaci"]. - 1. (mitol.) [mostro della mitologia greca con volto di donna e corpo di rapace]. 2. (fig., anche con sign. spreg.) [donna malevola, [...] bisbetica e sim.] ≈ (non com.) lamia, megera, strega. ↔ angelo ...
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cresima /'krɛzima/ s. f. [lat. tardo chrisma, dal gr. khrîsma "unzione"]. - (teol.) [sacramento che conferma l'appartenenza del battezzato alla Chiesa come corpo mistico] ≈ confermazione. ...
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reincarnazione /reinkarna'tsjone/ (meno com. rincarnazione) s. f. [der. di r(e)incarnare]. - 1. (relig.) [passaggio dell'anima in un nuovo corpo dopo la morte] ≈ metempsicosi. 2. (fig.) [persona che ha [...] una notevole somiglianza con un ascendente familiare] ≈ copia, (scherz.) fotocopia, ritratto ...
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stimmate /'stim:ate/ (o stigmate) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. stígma -atos "marchio; puntura"]. - 1. (teol.) [piaghe sul corpo di Cristo in conseguenza della crocifissione]. [...] 2. (fig., lett.) [ciò che viene lasciato da eventi tali da segnare profondamente: le s. del vizio; Elena! Vorrei stamparvi in faccia al mondo le s. del mio amore! (G. Verga)] ≈ impronta, marchio, segno, ...
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incarnazione /inkarna'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis]. - 1. (relig.) [l'atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico umano]. 2. (fig.) [il rappresentare [...] vivamente un concetto: molti vedevano in lui l'i. del loro ideale] ≈ materializzazione, personificazione. ‖ espressione, manifestazione, raffigurazione, rappresentazione. 3. (ant.) [aspetto e colore della ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il c. umano si suddivide in tre regioni:...
corpo [plur. anche corpora]
Bruna Cordati Martinelli
Termine di uso frequentissimo sia nell'opera prosastica che in quella poetica; nella grandissima maggioranza dei casi usato in senso proprio col significato di " c. umano "; appare tuttavia...