il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] e giuridica, sociale ed economica di un determinato popolo, istituto laico o religioso, o di una determinata città, corporazione, o di determinati sovrani, stati, ecc. Tali il Codice diplomatico longobardo edito da Carlo Troya (1852-55) opera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] trattatistica dottrinale d’antico regime, molto ricca in quell’epoca che aveva ormai abbandonato la forma del commento ai Corpora iuris, dava spesso spazio, in appendice, alle decisioni della Rota che confermassero le opinioni sostenute nel testo. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto mercantile
Francesco Migliorino
Un nuovo Medioevo del diritto?
Mondi globali tracciano l’orizzonte del nostro tempo storico. Con la nostalgia di un centro perduto per sempre, la condizione postmoderna [...] quadro, la giustizia mercantile consolida nel tempo il suo specialismo, senza però spingersi al punto da escludere che un corporato possa essere citato davanti ai magistrati ordinari. Ma proprio la concorrenza dei giudici cittadini fa sì che lo ius ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] "la prima esposizione organica della materia". Una materia, cioè, ben più vicina al clima morale e religioso della corporazione universitaria che a quello civile della "institutione" dell'uomo.
Un problema a parte rappresenta la genesi dell'operetta ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] codici vi furono, ma quelle al codice civile erano critiche di carattere politico (a cui si aggiungevano resistenze corporative), mentre il codice di procedura civile e quello di procedura penale apparvero subito migliori dei vecchi codici di rito ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] ma di portata ormai limitata ‒ di un processo di nomina e di controllo della professione che aveva nel comune e nella corporazione dei notai i suoi fulcri.
Da dove il notaio traeva le conoscenze tecniche che gli erano indispensabili per la redazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mercato e concorrenza
Antonio Jannarelli
Mercato e concorrenza tra cultura giuridica e cultura economica
La problematica relativa a mercato e concorrenza rinvia in primo luogo a un'area di riflessione [...] un humus culturale ancora radicato nella società italiana.
Dalla fine dell'Ottocento al fascismo: dalla diffidenza alla chiusura corporativa
Per comprendere in maniera corretta il clima entro il quale il tema della concorrenza ha marcato una sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] giuridica, cit., p. 257), postulando, non di meno, la presenza di uno «Stato forte» (W. Cesarini Sforza, Corso di diritto corporativo, 1935, p. 35), fu dunque il modo con cui questo lato della scienza giuridica mirò a conciliare il motivo della ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523). Storia (p. 571)
Enrico BONOMI
Anna Maria RATTI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Pino FORTINI
Ugo FISCHETTI
Max RADIN
Riportata nelle elezioni del 3 novembre 1936 una [...] create mediante atti costitutivi o privilegi, che intendevano fondare quelle che il diritto inglese e americano denomina ancora "corporazioni", ossia persone giuridiche: ma del tipo delle città, o dei borghi, o degl'istituti di carità, inglesi; cioè ...
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. Diritto. - Si qualifica come atto giuridico ogni manifestazione, sia dello stato o di altro ente pubblico, sia di privati, diretta ad un determinato fine preso in considerazione dal diritto. L'atto così [...] , di regola, risultava dall'iscrizione nel registro (matricola) della comunità commerciale a cui apparteneva (arte, corporazione, fraternita, lega, scuola, ecc.). La qualità della persona imprimeva il carattere commerciale agli atti professionali da ...
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corporazione
corporazióne s. f. [dal lat. tardo corporatio -onis, der. di corporare (v. corporato), sul modello dell’ingl. corporation (da cui anche il fr. corporation)]. – 1. In età romana, unione di persone (sacerdoti, funzionarî, artigiani)...
corporativo
agg. [dal fr. corporatif, der. di corporation «corporazione»; cfr. lat. tardo corporativus «che forma corpo», der. di corporare (v. corporato)]. – Di corporazione, fondato sulla corporazione: sistema c., organizzazione c.; anche,...