. Moneta d'oro del peso di grammi cinque e un quarto all'incirca, fatta coniare per la prima volta da Alfonso il Magnanimo a Gaeta tra l'anno 1436 e il 1442. Valeva un ducato e mezzo, e fu detta perciò [...] coniati nelle zecche di Alghero, Cagliari e Villa di Chiesa in Sardegna da Alfonso IV e V d'Aragona.
Bibl.: Corpusnummorumitalicorum, II; S. Ferraro, Le monete di Gaeta, Napoli 1915; E. Martinori, La moneta, Roma 1915, s. v.
Alfonsino fu chiamato ...
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. Moneta di argento non molto fina fatta coniare da Carlo Emanuele I di Savoia (1580-1630), sulla quale era effigiato il B. Amedeo di Savoia. Questa moneta aveva il valore di 9 fiorini e perciò venne chiamata [...] su un pezzo da 3 fiorini coniato dallo stesso principe, del valore quindi di un terzo del Beato Amedeo, peso gr. 7,65, diam. 30 mm.
Bibl.: CorpusNummorumItalicorum, I, Roma 1910, pp. 278-450, passim; E. Martinori, La Moneta, ecc., Roma 1915, p. 31. ...
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. Sotto Ferdinando il Cattolico (1479-1516), uscì dalla zecca di Cagliari una piccola moneta col busto del sovrano al dritto e al rovescio una croce, con la leggenda Castri Callari: gli stessi impronti [...] e pezzi da 3, tanto nella zecca di Torino quanto di Cagliari. L'ultima moneta da 3 cagliaresi venne emessa da Vittorio Emanuele I, nel 1813.
Bibl.: CorpusNummorumItalicorum, I, II, Roma 1910, 1911; E. Martinori, La Moneta ecc., Roma 1915, p. 49. ...
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. L'aquila, insegna dell'Impero, servì di tipo a molte monete italiane, ma il nome aquilino rimase a indicare più specialmente i denari e i grossi dei conti del Tirolo, battuti a Merano (1258-1271), che [...] del comune di Pisa, improntate dell'aquila imperiale, ebbero il nome volgarizzato di aguglini, da aguglia "aquila".
Bibl.: CorpusNummorumItalicorum, I, Casa Savoia, Roma 1910; III, Liguria e Corsica, Roma 1912; VI, Veneto (zecche minori), Dalmazia ...
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Voce di etimologia ignota che servì a designare nei sec. XVI e XVII la lira milanese. Caratteristica di questa moneta era, al rovescio, la figura di sant'Ambrogio a cavallo, che troviamo per la prima volta [...] il Burigozzo, citato dal Martinori.
Bibl.: F. Argelati, De monetis Italiae, Pars quinta, Milano 1759, p. 141; CorpusNummorumItalicorum, V, Roma 1914; E. Martinori, La moneta. Vocabolario generale, Roma 1915, p. 32; G. Mulazzani, Studii economici ...
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. Moneta d'argento fatta coniare da Giacomo II da Carrara, signore di Padova (1345-1350), del valore di due soldi di lira padovana in sostituzione dell'aquilino imperiale dello stesso valore, che veniva [...] di Francesco I e un altro con lo stesso dritto ma con S. Antonio, argento di lega bassa e peso inferiore a gr. 1.
Bibl.: Corpusnummorumitalicorum, VI, Roma 1922, pp. 189, 195, 201-203; L. Rizzoli e Q. Perini, Le monete di Padova, Rovereto 1903. ...
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Figlio di Maffeo milanese, fu orefice e incisore di conî nella seconda metà del sec. XV. Un documento del 16 giugno 1470 lo indica come autore del disegno e incisore del conio per il doppio ducato in oro [...] Motta, Nuovi docum. ad illustrazione della zecca di Milano nel secolo XV, in Gazz. numism., IV (1884), pp. 2-4; Corpusnummorumitalicorum, V, tav. VIII e IX, Milano 1914; H. Nussbaum, Fürstenporträte auf it. Münzen des '400, in Zeitschr. für. Numism ...
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. Tipo di moneta d'argento fatto coniare da Vincenzo II Gonzaga duca di Mantova (1626-1627), recante nel rovescio l'effigie del congiunto di lui Luigi, assunto allora agli altari col titolo di Beato, raffigurato [...] da Ferdinando I Gonzaga principe di Castiglione delle Stiviere (1616-1678), ma non consta che assumesse pari denominazione.
Bibl.: CorpusNummorumItalicorum, IV, Roma 1913, pp. 147-48, 360, 366-67; E. Martinori, La Moneta, ecc., Roma 1915, p. 31 ...
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. Moneta d'oro da 3 scudi o 9 lire del peso di gr. 10, ordinata da Emanuele Filiberto duca di Savoia nel 1562 col suo busto al dritto e un elefante in mezzo alle pecore col motto infestus infestis al rovescio. [...] ne diede il Promis. Con lo stesso rovescio di quello d'oro venne coniato il filiberto d'argento del valore di mezza lira.
Bibl.: Corpusnummorumitalicorum, I, p. 199, n. 103; tav. XIV, ii, p. 234, n. 397, p. 246, n. 503; tav. XVI, 7, Roma 1910; E ...
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. Così era detta la lira di Mantova coniata durante il principato dei duchi Vincenzo I, Francesco IV e Ferdinando Gonzaga (1587-1626). Al dritto portante lo stemma e il nome dei principi univa nel rovescio [...] a qualche specie di ducatoni che allora si coniavano con tanta frequenza.
Bibl.: Affò, in G.A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., III, Bologna 1783; CorpusNummorumItalicorum, IV (Lombardia, Zecche Minori), Roma 1913, p. 324 segg. e tav. XXVI, 9, 10. ...
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