BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] B. XIV prende posizione a favore deidirittiumani degli Indios. Ma provvedimenti decisivi riguardano e passivo nello scacchiere politico europeo che il papato aveva dovuto dei Parlamenti francesi, in adesione ai suggerimenti del Tencin e della Corte ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] "il mantenimento e l'accrescimento deidiritti", indicati come fine della politica gennaio 1826 fu nominato cappellano di corte con uno stipendio annuo di 480 lire europeo, universale", promotore di "una rivoluzione fondamentale negli ordini umani ...
Leggi Tutto
LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] sin dal 1815 la corte di Napoli aveva richiesto . 1878, la diplomazia europea non mancò di esercitare deidirittidei lavoratori senza distinzione di razza e di religione.
Questo fermento diede vita a un interesse nuovo attorno ai problemi umani ...
Leggi Tutto
BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] privilegi dei pochi in nome deidiritti di tutti filosofi che onorano l'umanità, l'Europa e corte. La progettata riforma giudiziaria del 1767 è tutta ispirata a lui per la parte riguardante il diritto dell'influenza europea dell'opera Dei delitti e ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] , poesia, matematica, musica, diritto. Le lezioni del Genovesi giovarono non solo parigina ma europea. Piaceva la sua suo ostentato rifiuto di fare la corte alla du Barry, gesto che progresso dell'isola sul piano dei rapporti umani e sociali, nei suoi ...
Leggi Tutto
COSSIGA, Francesco
Umberto Gentiloni Silveri
Nacque a Sassari il 26 luglio 1928, secondogenito di Giuseppe e di Mariuccia Zanfarino. Venne battezzato con il nome del nonno paterno. Ebbe una sorella, [...] delegate e dei decreti legislativi in materia di riforma agraria, in Giurisprudenza della Corte suprema di Cassazione 359-413; [Francesco Cossiga et al.], I dirittiumani e la loro protezione: la convenzione europea, Roma 1986; Note sulla libertà di ...
Leggi Tutto
ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] seguendo gli eventi della storia europea da un importante osservatorio, dalla corte imperiale la reintegrazione deidiritti sui 60 (lettere). Opere letterarie e filologiche: A. De Angeli, L'umanista M. A. e le diatribe in Ovidium, in Bollett., cit., ...
Leggi Tutto
AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] della "spontanea" rinuncia dei baroni ai diritti feudali gli pareva accettabile fermi oppositori alla corte di Roma, e le somme generalità dell'umana natura" (v. Scritti editi altra, e bandirla dalla civiltà europea: battaglia d'esito non incerto ...
Leggi Tutto
DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] corte ad unirsi alla rivoluzione europea, cui la Francia aveva , perché uomini così umani, disinteressati, non si 337, 340). Ma la spedizione dei Mille, con le nuove prospettive che per il pane quotidiano". Collaborava al Diritto, e Mazzini se ne doleva ...
Leggi Tutto
D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] il D., apparteneva alla Sicilia per diritto di "accessione". Questa opera evidenziò umane società, opere nelle quali si coglie, accanto alla delusione per il fallimento dei moti italiani ed europei procuratore generale della Gran Cortedei conti e di ...
Leggi Tutto
equo processo
loc. s.le m. Riforma del sistema processuale giudiziario, al fine di renderlo più adeguato ai principi costituzionali. ◆ L’accordo che maggioranza e opposizione, o almeno larga parte di queste, hanno trovato sulla riforma costituzionale...