BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] si può dedurre dal libro deiconti della fabbrica di S. Ambrogio ), "con onoratissime esequie fu portato dalla corte del papa e da tutti gli scultori 680-684; Id., B. e l'architettura italiana, in Saggi sull'architettura del Rinascimento, Milano 1931 ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] da Urbano II nel 1098, il conte Ruggero I e i suoi eredi, domus magna costruita da uomini di cortedei passati regni, ma la maggior of Norman Sicily, London 1949; E.B. Garrison, Italian Romanesque Panel Painting, Firenze 1949; R. Salvini, Mosaici ...
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Marco Bozzer
Barcellona
«Barcelona! Abre tus puertas al mundo» (Freddie Mercury)
Barcellona e l’Italia
di Marco Bozzer
3 gennaio
Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano El Periodico rivela che la comunità [...] contrario, Barcellona divenne sede della corte e del governo visigoto, e altri centri minori; uno deiconti aveva il comando supremo militare di svilupparono i cambi del denaro prima per opera di Italiani, in particolare lombardi, poi, nei secoli 13° ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] mentre il comitato rimase di pertinenza deiconti laici e quindi, dal 961 - lunghi compaiono sei apostoli, su quelli corti una Madonna in trono affiancata da due , Il Medioevo (Storia dell'arte classica e italiana, 2), Firenze 1988, pp. 285-299; ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] Sant Lisier (Arieja), che fanno riferimento a esempi italiani (S. Angelo in Formis, Ventaroli, Oleggio e corte (casa del Marqués de la Floresta a Tàrrega), ma anche il restauro e l'ampliamento delle residenze rurali (castello di Maldà, deiconti ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] conto di Filippo Doria. Tuttavia, secondo le fonti, gli elementi decorativi del monumento sono di Niccolò Da Corte, che fu socio dei Wien,XI (1937), pp. 179-188; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X,3, Milano 1937, pp. 524-529, 532-560; A. ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] di reagire all'accademismo neoclassico predominante a Carrara e alla cortedei Baciocchi - in Toscana, a suo dire, la scultura era al B. nel I I vol.); P. Conti, La vita e l'arte di L. B., in L'Illustrazione Italiana, 19 dicembre 1937; A. Petri, La ...
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CAPRIANI, Francesco, detto Francesco da Volterra
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Volterra nei primi decenni del secolo XVI. La sua fama è basata sulle sue opere architettoniche a [...] a Guastalla, dove Cesare Gonzaga trasferì la corte nel 1567, basandosi sul documento (Arch. di l'opera del C. come revisore deiconti. G. Celio (Memoria fatta... 1938, passim; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X, 2, Milano 1939, pp. 945-950 ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] Collection. Early Italian painting 1290-1470, London 1990, pp. 92-95; O. Casazza, La Crocifissione di Ognissanti di T. G.e la sua sinopia, in Critica d'arte, LV (1990), pp. 74-81; P.P. Donati, in T. G. Gli affreschi nel Castello deiconti Guidi a ...
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DIOTTI, Giuseppe (Francesco Giuseppe Antonio)
Renzo Mangili
Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 1º marzo 1779 da Gaetano, bottaio, e da Elisabetta Superchi. Fu avviato alla pittura, nella piccola città [...] per tre tele da collocare nel palazzo deiconti Lupi di Bergamo: La gamba di legno Giuramento di Pontida e alla Corte di Ludovico il Moro), le 19, 41 s., 77; S. Pinto, in Storia dell'arte italian, (Einaudi), VI, 2, Torino 1982, pp. 854, 929, 1023 ...
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orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...