cortéccia cerebrale Sostanza grigia che forma lo strato superiore degli emisferi cerebrali. Nell'uomo, come pure negli altri Mammiferi superiori, è percorsa da solchi, più o meno profondi e più o meno [...] estesi, che ne permettono la suddivisione in lobi e in circonvoluzioni e, allo stesso tempo, ne aumentano assai l'estensione e quindi le capacità funzionali (→ cervello) ...
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In psichiatria, grave processo di deterioramento delle facoltà intellettive; di solito coinvolge le capacità mnesiche, le facoltà propriamente creatrici dell’intelligenza e i processi di sintesi del pensiero. [...] di Pick rientra nell’eterogeneo gruppo delle d. frontotemporali, caratterizzate da atrofia focale lobare che interessa la cortecciafrontale orbitobasale, la regione del polo temporale e l’amigdala. La fase iniziale della malattia è caratterizzata ...
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Del cervello o dei suoi elementi costitutivi.
Le arterie c. si suddividono in anteriore, media e posteriore.
L’ arteria c. anteriore è ramo della carotide interna; a mezzo dell’arteria comunicante anteriore [...] la maggior parte dei suoi neuroni ha un colore nerastro. Questa formazione riceve fibre provenienti dalla cortecciafrontale (fibre cortico-peduncolari), dai nuclei striati, specialmente dal globus pallidus (fibre strio- e pallidonigre) e forse ...
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Schizofrenia
Giovanni Manfredi
Per s. si intende una grave patologia mentale caratterizzata da sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Tale patologia induce [...] miglioramento, in pazienti sottoposti a test di memoria, del funzionamento frontale, probabilmente ascrivibile a un aumento della trasmissione dopaminergica a livello della cortecciafrontale. Con la diffusion tensor imaging MRI, tecnica che permette ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] passati siano le lesioni combinate del prosencefalo e della corteccia temporale, strutture che costituirebbero una sorta di serbatoio dei ricordi. Per i ricordi recenti, il lobo frontale svolgerebbe una funzione nel loro richiamo. Tale ruolo gli ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] riscontrò una lesione distruttiva nella parte posteriore della terza circonvoluzione frontale dell’emisfero cerebrale sinistro, e tale reperto considerò prova della esistenza, in quella zona della corteccia, di un centro del l. articolato. Il difetto ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] nuclei grigi che formano l'ipotalamo. Talamo e ipotalamo costituiscono il diencefalo.
Lobi cerebrali. - Il lobo frontale, mediante la corteccia motoria e quella premotoria, controlla i movimenti e le sequenze di movimenti volontari di singoli muscoli ...
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Anatomia
Rodolfo Amprino
di Rodolfo Amprino
Anatomia
sommario: 1. Introduzione. 2. Moderne tecniche e metodi di studio. 3. Orientamenti biologici della morfologia del Novecento. 4. Nuove acquisizioni [...] 'uomo, dai risultati di stimolazioni dirette nel corso di operazioni craniche. Tali centri interesserebbero ampie zone della cortecciafrontale premotoria e dei giri orbitali, di parti del lobo dell'insula, dell'ippocampo, ecc. e sarebbero collegati ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] della risposta motoria. Tale codice fornisce inoltre un meccanismo che consente alle regioni di memoria attiva della cortecciafrontale di essere usate come lavagne. Mantenendo questa metafora, l'informazione può essere scritta sulle lavagne dalla ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] potrebbe essere semplicemente un epifenomeno. Un possibile esempio è fornito dalla scoperta, in registrazioni dalla cortecciafrontale della scimmia, di intervalli tra impulsi riproducibili, fino a centinaia di millisecondi, con precisione fino ...
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limbico
lìmbico agg. [der. di limbo] (pl. m. -ci). – In anatomia, che è situato in posizione marginale: circonvoluzione l., o lobo l., la circonvoluzione cerebrale posta superiormente al corpo calloso di cui segue il contorno. Sistema l.,...
cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...