L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] loro prognatismo, per il colore della pelle, del sangue e della corteccia cerebrale e, infine, per dimensioni e capacità della teca cranica, indefinito che aveva comunque superato i confini temporali della cronologia biblica. Tuttavia, al posto di ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] dati da Dio a questo o quel popolo. A proposito del temporale scrive:
Ho visto più volte con i miei stessi occhi le e intelligente", riescono a utilizzare radici, foglie e persino la corteccia, facendole bollire in acqua ed estraendo in tal modo la ...
Leggi Tutto
Neuroscienze. Coscienza
Giulio Tononi
La coscienza si può definire in modo intuitivo come ciò che scompare quando dormiamo un sonno senza sogni, oppure quando siamo sottoposti a un'anestesia generale [...] del cervello (50 miliardi, contro i 30 miliardi della corteccia cerebrale), altrettanti connessioni sinaptiche e neurotrasmettitori, e tuttavia non specifica. In breve, la scala temporale delle interazioni neurofisiologiche necessarie per integrare ...
Leggi Tutto
Genetica dello sviluppo
Edoardo Boncinelli
Lo sviluppo è quel complesso di eventi che portano alla formazione di un organismo adulto pluricellulare a partire da una singola cellula: la cellula-uovo [...] succedersi lineare sul cromosoma si risolve in una progressione temporale della loro attivazione e quindi del loro intervento, e funzionali, una delle quali è rappresentata dalla corteccia cerebrale, la sede della memoria, del ragionamento e ...
Leggi Tutto
Apprendimento. Basi biologiche dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
Uno degli aspetti più rilevanti del comportamento animale è la capacità di modificare questo stesso comportamento attraverso l'apprendimento, [...] durante la presentazione di due stimoli in sequenza temporale) produce una modificazione permanente in termini di rafforzamento Torsten N. Wiesel (1970) evidenziarono modificazioni marcate della corteccia visiva nel gatto e nei Primati non umani, in ...
Leggi Tutto
Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] studiato come tale. Introducendo nel sistema della natura la dimensione temporale, l'opera di Darwin segna una vera e propria il perfetto coordinamento tra nuclei centrali, corteccia cerebrale (neopallio) e strutture anatomiche periferiche ...
Leggi Tutto
Irraggiamento
Yuri V. Gulyaev
Il corpo umano è un sistema dinamico autoregolato, la cui stabilità (omeostasi) è assicurata dal funzionamento simultaneo di vari sistemi fisiologici: la neuroregolazione, [...] fumando. Si vede come la temperatura della parte occipitale della corteccia diminuisca di circa mezzo grado per lo spasmo dei vasi le temperature (circa 0,3 °K) e la costante temporale (circa 30 s) siano peggiori rispetto alla radiotermografia, ...
Leggi Tutto
corpo genicolato laterale
Nucleo geminato presente specularmente nella porzione destra e in quella sinistra del talamo. Il corpo genicolato laterale è una stazione intermedia delle vie visive, dove le [...] le cellule genicolate, i cui assoni si dirigono poi alla corteccia visiva primaria dello stesso lato. I campi recettivi delle , 3 e 2; le fibre gangliari che provengono dalla retina temporale ipsilaterale fanno sinapsi con gli strati 6, 4, 1. Le ...
Leggi Tutto
corpo di Lewy
Paolo Calabresi
Inclusione neuronale intracitoplasmatica patognomonica della malattia di Parkinson e delle altre sinucleinopatie, descritta per la prima volta nel 1912 da Friedrich Lewy. [...] stadio, in particolare, prevede l’interessamento corticale confinato alla mesocortex temporale (CA2). Nel quinto stadio vengono colpite le aree sensoriali e la corteccia prefrontale. Nel sesto stadio, infine, l’interessamento corticale è completo ...
Leggi Tutto
interneurone
Neurone completamente collocato all’interno del sistema nervoso centrale. Schematicamente il sistema nervoso centrale comprende: (a) un gruppo di cellule per riconoscere lo stimolo (i neuroni [...] spesso un effetto inibitorio sui neuroni bersaglio. La coordinazione temporale tra le attività di diverse aree e i centri nervosi si riteneva che gli interneuroni inibitori della corteccia fornissero stabilità alla popolazione di cellule principali ...
Leggi Tutto
cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
limbico
lìmbico agg. [der. di limbo] (pl. m. -ci). – In anatomia, che è situato in posizione marginale: circonvoluzione l., o lobo l., la circonvoluzione cerebrale posta superiormente al corpo calloso di cui segue il contorno. Sistema l.,...