Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] quindi quando l'insieme dei segnali avviati alla corteccia visiva assume la stessa configurazione e la stessa (perché più vicina alla fonte) e presenta un piccolo anticipo temporale rispetto a quella di sinistra. Inoltre la testa fa da schermo ...
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La grande scienza. Scienza cognitiva
Domenico Parisi
Scienza cognitiva
Nella seconda metà del XX sec. le ricerche riguardanti il comportamento umano sono state effettuate in gran parte nell'ambito [...] , sono estremamente sensibili nella loro evoluzione temporale a differenze anche molto piccole nelle condizioni non devono più considerare il sistema nervoso come limitato alla corteccia e come un sistema di neurotrasmissione basato su una ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] , considerandola al contrario come dipendente da un tentativo della corteccia di far luce nell'attività casuale che la pervade. -noto', o le modificazioni della spazialità e della temporalità nei disturbi dello stato di coscienza fanno venire alla ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] le strutture superiori, come l'ippocampo e soprattutto la corteccia, sono ancora in un relativo stato di immaturità funzionale. che richiedono al soggetto l'uso del contesto spazio-temporale. La dicotomia tra questi due sistemi viene criticata dalla ...
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Neuroimaging dei processi cognitivi
Adina L. Roskies
Storicamente, lo studio della mente e lo studio del cervello sono stati a lungo separati. La psicologia si avvicinava alla mente come se fosse una [...] di risposta verbale non sperimentato attiva sicuramente le regioni del cingolo anteriore prefrontale sinistro e delle corteccetemporali posteriori sinistre. Dopo un certo allenamento, la situazione risulta modificata: le regioni menzionate sopra ...
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Aggressività
Alfonso Troisi e Gian Vittorio Caprara
Per aggressività si intende una tendenza a comportamenti ostili verso qualcuno o qualcosa. Al di là degli aspetti distruttivi, o di reazione a situazioni [...] dell'aggressività sono l'ipotalamo, l'amigdala, la corteccia temporo-limbica e la neocorteccia frontale. La rimozione , studi clinici hanno dimostrato che lesioni del lobo temporale causano un aumento patologico del comportamento aggressivo. La ...
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Stress
Paolo Pancheri
Massimo Biondi
Il termine inglese stress, che significa propriamente "sforzo" (dal francese antico estrece, "strettezza, oppressione", derivato del latino strictus, "stretto") [...] lungo lo stato di resistenza; in questa fase la corteccia surrenale entra in stato di esaurimento funzionale e si in genere ansiosa o depressiva, in chiaro rapporto causale e temporale con recenti eventi o situazioni della vita. La diagnosi di ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] due ben noti principi dell'"azione di massa" (la quantità di corteccia è determinante) e dell'"equipotenzialità" (la localizzazione dell'area non base di un ipotetico meccanismo di trasformazione spazio-temporale dei medesimi: e questo, si noti bene ...
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Grafologia
Carla Poma
Il gesto grafico
"L'uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore", così scriveva M. Pulver in Symbolik der Handshrift (1931; trad. it. 1983, p. 8). Scrivere [...] infatti è un'attività simbolica, spaziale e temporale, con cui il gesto grafico si inscrive su una superficie, lasciandovi l'impronta, il suo neurologici e automatismi più arcaici, subcorticali. Corteccia cerebrale, sistema limbico, midollo, sono ...
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Condizionamento, meccanismo del
JJerzy Konorski
di Jerzy Konorski
SOMMARIO: 1. Origine. □ 2. Metodi e tecniche. □ 3. Caratteristiche dei riflessi condizionati classici: a) importanza della sequenza [...] l'osservazione di animali nei quali è stata asportata la corteccia cerebrale mostra che tale ipotesi non è lontana dal vero associativa può anche spiegare la necessità di una priorità temporale di uno stimolo che deve essere condizionato rispetto a ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
limbico
lìmbico agg. [der. di limbo] (pl. m. -ci). – In anatomia, che è situato in posizione marginale: circonvoluzione l., o lobo l., la circonvoluzione cerebrale posta superiormente al corpo calloso di cui segue il contorno. Sistema l.,...