Nome comune della corteccia di due specie di Cinnamomum (famiglia Lauracee).
La c. vera (c. regina, c. di Ceylon) è data da Cinnamomum zeylanicum (v. fig.), piccolo albero di Ceylon, coltivato anche [...] lunghi 20-30 cm, che si liberano dello strato sugheroso e si lasciano poi seccare arrotolati l’uno nell’altro. Le singole cortecce hanno in media uno spessore di 1/4 di mm, sono di colore chiaro, hanno odore caratteristico e sapore bruciante.
La c ...
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La parte di corteccia cerebrale che dipende dal neopallio e nella quale è ben visibile lo sviluppo di sei strati cellulari; nell’uomo rappresenta approssimativamente gli 11/12 della corteccia cerebrale. ...
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La parte della corteccia cerebrale che si sviluppa da strutture che nella filogenesi compaiono prima del neopallio e in cui la stratificazione delle cellule non è ben sviluppata. Nell’uomo l’a. è poco [...] estesa (1/12 dell’intera corteccia) ed è connessa con le sensibilità olfattive e gustative. ...
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Principio attivo, presente nella corteccia di Danais fragrans (pianta della famiglia Rubiacee); polvere bruna, poco solubile in acqua, a cui sono state attribuite proprietà febbrifughe. ...
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Regione della corteccia cerebrale di più antica formazione, che si riscontra dagli Anfibi Anuri in poi; nei Vertebrati superiori e nell’Uomo corrisponde all’ippocampo. ...
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La corteccia degli emisferi cerebrali dei Vertebrati Amnioti, detta anche neocortex o neocorteccia, che assume particolare sviluppo nei Mammiferi quale sede di correlazioni sensitive e di centri di associazione. [...] Il n. fa la sua comparsa nel telencefalo dei Rettili nella regione mediana dorsale degli emisferi; ma forse il pallio latero-dorsale negli Anfibi può considerarsi come un primo accenno al neopallio (➔ ...
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Con questo nome s'indica tanto la pianta quanto la droga che essa fornisce. La pianta (detta anche Cascarilla clutia Wood - Cluytia eluteria L.) è una specie della famiglia Euforbiacee ed è un arbusto [...] al disotto un tessuto oscuro. Ha sapore amaro e disgustoso, odore aromatico e gratissimo. Fu confusa nei secoli XVI-XVII con la corteccia di china per il suo sapore amaro, tanto che si chiamava cortex chinae novae. Nel 1693 Stisser mise in rilievo la ...
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In botanica, parte della corteccia primaria della radice, formata da uno o più strati di cellule, immediatamente sottostante all’epidermide e che sostituisce questa quando si disfa o scompare. L’e. si [...] differenzia per semplice suberificazione delle membrane cellulari. In molte piante viene più tardi sostituito dal sughero.
Si chiama e. anche lo strato cellulare situato nella parte più interna del velo ...
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FLEOMIO (dal gr. ϕλοιός "corteccia" e μῦς "topo")
Oscar De Beaux
Genere che ha dato il nome alla sottofamiglia omonima (lat. scient. Phloeomyinae Alston, 1876). Sono Topi (v.) dalle forme massicce (lunghezza [...] , di colore variabilissimo dal bianco al bruno e sono spesso pezzati di scuro sulla guancia, spalla e coda. Di abitudini notturne, si nutrono di corteccia d'alberi e di altre sostanze vegetali e forse anche animali. Una sola specie nelle Filippine. ...
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FLORIZINA (dal gr. ϕλοιός "corteccia" e ῥίζα "radice")
Alberico Benedicenti
Glucoside (C21H24O10 + 2H2O) che si trova nella corteccia delle radici del melo, del ciliegio, del pero, del sorbo e d'altrì [...] alberi da frutta. Somministrata per bocca e, meglio, per iniezione ipodermica agli animali nelle dosi di pochi centigr. a 1 gr. per kg. di peso del corpo, determina glicosuria (diabete florizinico; v.) ...
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corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...