Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Balzac, Stendhal e Mérimée, sia pure in maniere alquanto diverse, sono i fautori [...] ’Antonio, la cui prosa sfavillante e oratoria viene giudicata negativamente dai suoi amici letterati Bouilhet e Du Camp anche i cartoni per il disegno e il ricamo. A che cosa serviva? a che cosa? Cucire la irritava.
"Ho letto tutto", diceva a sé ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] si riteneva personaggio gradito alla corte, sia perché lo si giudicava incapace per la sua integrità di tradire il mandato affidatogli, seggio pontificio, ma dovette poi rinunziarvi, e la cosa è certo significativa dei nuovi più miti orientamenti del ...
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CESI, Pier Donato
Agostino Borromeo
Nacque, non si sa se a Roma o a Todi, da Venanzio Chiappino e Filippa Uffreduzzi.
Intorno alla data di nascita sussiste qualche incertezza: mentre l'iscrizione sepolcrale [...] ai lavori dell'assise ecumenica fu puramente nominale, cosa del resto comprensibile se si tiene conto della sua locali, che non vedevano di buon occhio l'imposizione di una spesa giudicata non necessaria nel marzo 1562 il C. faceva dare inizio ai ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] guardano (con disprezzo) a questi argomenti".
Terza questione: "Che cosa sono le categorie, come le si adopera ne[i generi de] giunto a conoscere tale hadīth e perché l'abbia giudicato interessante). Il detto, attribuito allo stesso Muhammad, recita ...
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Espropriazione. La nuova disciplina dell'acquisizione sanante
Salvatore Bellomia
EspropriazioneLa nuova disciplina dell’acquisizione sanante
Il d.l. n. 98/2011, convertito nella l. n. 111/2011, inserendo [...] .a. che ha operato l’illecito e, addirittura, «a dispetto di un giudicato» che disponga il ristoro in forma specifica;
ii) la disciplina del t.u poiché non è fissato alcun termine, non è chiaro cosa accada qualora la p.a. non ottemperi al pagamento o ...
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GIOVANNI d'Andrea
Giorgio Tamba
Nacque da Andrea e da Novella, probabilmente nel 1271. La data di nascita è desunta dall'ultima iscrizione di G. nell'elenco dei cittadini atti alle armi, relativo all'anno [...] non ebbe seguito, forse anche per la relativa gravità della cosa. L'assenza da Bologna era stata infatti molto breve e che una commissione di dottori dello Studio l'aveva giudicata pienamente legittima e giustificata dalla mancanza di colpa del ...
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VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane
Lucio Biasiori
VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane. – Nacque a Capodistria nel 1498 dal notaio Giacomo, non si conosce il nome della madre; il fratello maggiore, Giovanni [...] ma mai a una sua effettiva comparsa di fronte ai giudici, anche se abbiamo un’idea della sua strategia difensiva dalle ultimo episodio in particolare, in cui Dio gli avrebbe fatto vedere cosa accadeva a chi lo rinnegava, venne in seguito da lui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Palmieri
Antonio Maria Fusco
Sono, in non piccola misura, le pessime condizioni economiche in cui il Napoletano versava intorno alla seconda metà del Settecento a spiegare perché, fra gli illuministi [...] sulla speranza, ricordiamoci che la ragione non va giudicata dalla sua capacità di incidere, nell’immediato, sul affatto utili a indirizzare al meglio le scelte d’ogni giorno, è cosa su cui si può forse convenire. E poi, non omnia possumus omnes ...
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astrologia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarron
Con il termine a. (che all'epoca di D. poteva essere usato come sinonimo di astronomia) propriamente si intende la scienza che studia le influenze degli astri [...] della partenza agli armati già pronti. Se il poeta giudica questo un peccato nefando, è perché ritiene reali e e la dolce stagione (vv. 41 e 43); sì che, se stella bona o miglior cosa / m'ha dato 'l ben, ch'io stessi nol m'invidi, dice in If XXVI ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] un valore limitativo analogo a quello del supino latino passivo quando il sintagma è retto da un aggettivo che indica come una cosa è giudicata o appare a qualcuno: Vn XIII 4 lo nome d'Amore è... dolce a udire; XVII 2 la nuova matera è dilettevole ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...