GRANDI, Giovanni Girolamo (Gian Girolamo, Girolamo)
Michele Di Monte
Figlio del lapicida vicentino Giammatteo e di Eva Brunello, nacque a Padova, dove il padre si era trasferito da qualche anno, nel [...] dei lapicidi padovani venne impegnata.
Non si sa precisamente in cosa consistettero gli interventi diretti del giovane G. nel "Magno fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, veniva giudicata da Rossetti, ancora nel 1765, come "opera eccellente dell' ...
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suicidi
Emilio Bigi
A questa categoria di peccatori D. accenna per la prima volta in If XI 40-45, precisandone la collocazione etica e topografica nel secondo girone dei violenti, dove essi si trovano [...] If XIII 94-108): l'anima del peccatore, dopo essere stata giudicata da Minosse, cade nel secondo girone del settimo cerchio, e, ogni ora la trafittura che il suicida si fece in vita " (cosa anche il D'Ovidio e lo Spitzer, il quale aggiunge che quelle ...
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CANEVARI (Canevaro), Demetrio
Augusto De Ferrari
Nacque a Genova il 9 marzo 1559 da Teramo e da Pellegrina Borsona. La famiglia materna si vuole discendesse dai Sabelli di Roma, mentre l'antica stirpe [...] la sua famosa biblioteca che nel testamento definisce "cosa ... sommamente amata et tenuta cara". Si tratta morbo, a suo avviso, il miglior rimedio è comunque il mercurio. Giudicata da taluno il migliore dei lavori del C., e citata con lode ...
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MENGOTTI, Francesco.
Michele Gottardi
– Nacque a Fonzaso il 15 sett. 1749 da Ignazio e Caterina Villabruna, nobile della vicina Feltre.
Studiò prima nel seminario locale con grande impegno, poi fu mandato [...] Per cui, quando due anni dopo (14 nov. 1786) l’opera venne giudicata vincitrice, il successo del M. – sconosciuto sia all’estero sia in patria alla questione della lingua, tra proverbi e modi di dire (cosa che gli aprì, nel 1817, anche le porte dell’ ...
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GAMBARA, Giovan Francesco (Francesco)
Francesca Brancaleoni
, Giovan Francesco (Francesco). - Nacque a Monticelli d’Ongina, nel Piacentino, il 21 dic. 1771 dal conte Alemanno, bresciano, e da Marianna [...] generale Grenier, avrebbe dovuto riprendere servizio attivo, ma la cosa non ebbe seguito per l’avvento della dominazione austriaca. passato).
La produzione teatrale del G. - a volte giudicata mediocre, ma frutto di conoscenza del teatro italiano e ...
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feltro
Alessandro Niccoli
Ricorre in un solo luogo della Commedia (If I 105), in un'espressione volutamente enigmatica che sembra resistere a tutti gli sforzi dell'ermeneutica dantesca: Questi [il veltro] [...] e Montefeltro) espressi, comunque, con lo stesso nome di cosa ".
L'opportunità di leggere tra Feltro e Feltro fu sostenuta si dee nella sua morte adoperare ".
Piacque al Barbi, e fu giudicata attendibile da V. Rossi, la tesi formulata da A. Regis. ...
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L'altra meta della matematica
L’altra metà della matematica
Molto tempo è passato da quando uno storico della matematica, Gino Loria, esponeva senza pudore i pregiudizi dell’ambiente matematico nei [...] sia contro natura, in certo senso un ermafrodito. Accade una cosa analoga a ciò che notasi per altre attitudini. Donne dotte frequenza in qualità di uditrice. Benché la sua tesi sia giudicata da Hermann Weyl un «maestoso capolavoro» e gli esaminatori ...
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MENGHI, Girolamo
Guido Dall'Olio
– Nacque nel 1529 a Viadana, nel Mantovano, (è per questo talvolta menzionato come «il Viadana»), ed entrò nell’Ordine dei frati minori osservanti nel 1549.
Ben poco [...] dal demonio e che pertanto non poteva essere giudicata colpevole. La residenza principale del M. era sempre ., 112, 115, 122 s.; V. Lavenia, «Tenere i malefici per cosa vera». Esorcismo e censura nell’Italia moderna, in Dal torchio alle fiamme. ...
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SPINGARDI, Paolo Antonio.
Nicola Labanca
– Nacque a Felizzano, presso Alessandria, il 2 novembre 1845 da Paolo, esattore comunale, originario di Bistagno, e da Caterina Abriata.
Dotato di predisposizione [...] ‘maggio radioso’ milanese però lo condannò: quella che fu giudicata una sua debole risposta alle manifestazioni interventiste e a quelle molti) prigionieri in mano italiana: ma era poca cosa e rimaneva per troppi il ministro della Guerra responsabile ...
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Miguel Gotor
Da una tangentopoli all’altra
Se si confronta la crisi che nel biennio 1992-93 pose fine alla cosiddetta ‘Repubblica dei partiti’ con quella che sta attraversando l’Italia in questo periodo [...] che bisognava comunque scendere a patti e stabilire nuove forme di convivenza con ‘Cosa nostra’: il 23 maggio e il 19 luglio 1992 vi furono gli attentati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e nell’estate dell’anno successivo le stragi di ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...