GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] 40 anni abbia dovuto desiderar di morire" (a P. Toschi, 12 luglio 1837). Un po' ingenerosamente F. De Sanctis giudicò questa amicizia "la più cara cosa che [del G.] ricorderanno i posteri" (Saggi critici, a cura di L. Russo, Bari 1965, I, p. 6).
Nel ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] si traducono in congrue soluzioni ideologiche e narrative. Giudicata nei suoi moventi psicologici e morali, questa ridere di se stesse. Invece, constatava il B., "nessuna cosa dispiace in Italia quanto una lucida intelligenza fornita di disgusto e ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] ➔ classicismo, gli appare del tutto inadeguato, come inadeguato giudica l’ibridismo linguistico della prima minuta, il Fermo e ormai nel pensiero manzoniano l’esigenza di definire con chiarezza che cosa sia l’uso. Alla fine del 1827, dopo il viaggio ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] una statuetta senza testa e senza braccia, che egli giudicò sarebbe piaciuta a Mantegna e a Giovanni Cristoforo Romano, carattere ostinato di Giulio II, che, dice, se "vole fare una cosa la fa omnibus invitis et quando non la vole fare non la fa, ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] , gli è perché credo che a conoscere e a riferire che cosa sia e che voglia la società presente (scopo d'ogni arte 87 e pubblicato l'anno successivo (Milano), siamo alla prova giudicata da molti critici la più interessante e riuscita della vena ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] tenne i discorsi poi confluiti nel Tacito abburattato, e la cosa di per sé già rende dubbie le intenzioni e capacità innovatrici nel Tacito abburattato. Pubblicata soltanto nel 1643, quest'opera, giudicata "il titolo maggiore, se non unico, del B. ad ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] altre opere, favorisse il suo inserimento nel governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel luglio-agosto del un'attività letteraria che vuol essere sincronicamente esaminata e giudicata. Indicheremo per il loro carattere monografico: F. ...
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ANILE, Antonino
Luigi Ambrosoli
Nacque a Pizzo di Calabria (Catanzaro) il 20 nov. 1869 da Leoluca e Amalia Tozzi. Seguì i corsi di medicina all'università di Napoli, dove si laureò nel 1894 e dove prese [...] . Nel settembre partecipò alla XI Settimana sociale dei cattolici e la sua conferenza, rivolta agli universitari, fu giudicata da Gobetti "la cosa più viva e profonda, la sola parola commossa nel convegno" (in Conscientia, Roma, 27 sett. 1924). Nel ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] odierno, la letteratura un tempo condannata perché giudicata stravagante e vacua appare invece la conseguenza stilistica , Lipsia 1927 (trad. it., Firenze 1935); G. Toffanin, Che cosa fu l'umanesimo, Firenze 19292; Id., Storia dell'umanesimo dal XIII ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] che facilmente può essergli rimproverata, oppure giudicata positivamente nella sua fecondità. Da un "il latente è l'implicito, vale a dire il manifesto - presente nella cosa detta e non dietro di essa - che non abbiamo saputo vedere a prima vista ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...