Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] è inviolabile. L'opera d'arte dà abbastanza da poter essere giudicata da se stessa. - Sì; parecchie volte, fino a un chiedendomi scusa se non apriva «le finestre che non v'erano». Una cosa sola mi fece maraviglia là dentro, e fu di non trovare che ...
Leggi Tutto
Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] devo dire che, frequentando le pagine degli storici (e, cosa ancor più difficile da capire, quelle degli storici della cultura possibile fare in modo che l'assetto istituzionale che giudica il migliore possa resistere a quel complesso insieme di ...
Leggi Tutto
Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] dell’Impero, così come il re è capo di tutti i giudici, che sia riconosciuto per le chiese il diritto d’asilo, che Roma, e molte chiese, secondo un’antica abitudine, fanno la stessa cosa». L. Duchesne (Étude sur le Liber Pontificalis, Paris 1877, p. ...
Leggi Tutto
Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] Nero, e passò tutto il tempo a cercare di capire su cosa verteva la disputa […]; tra scene di incredibile violenza, il Credo , e la conversione di quest’ultimo, a sua volta, è giudicata un atto di ipocrisia e di opportunismo.
Circa sessant’anni più ...
Leggi Tutto
Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] della risorta Pompei.
Roma, dunque, già è il simbolo d'un qualche cosa di cui non si ha più oltre bisogno, di cui tanto più si lume di Sedan avessero il Cavallotti e il Pallaveri giudicato il quinto secolo greco, dalla democrazia autoritaria di ...
Leggi Tutto
Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] le ritrattasse. Il Bruno rispose di non sapere che cosa mai dovesse ritrattare, perché quelle proposizioni, con tutta la dottrina di cui facevano parte, s'accordavano col dogma, e, se i teologi giudici non lo capivano, eran essi gli ignoranti, e lui ...
Leggi Tutto
Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] le lodi della «felicitas» dei Bentivoglio, quasi favore celeste, Adotto risponde portando la cosa nei suoi termini realistici di pura forza e insieme giudicando con scarsa benevolenza, come nei riguardi di tutte quelle città dove vale «la voluntà ...
Leggi Tutto
Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] 21 febbraio 1750: «Sa già Vostra Eccellenza ch'io non so scriver cosa ch'abbia ad esser cantata, senza (o bene o male) imaginarne la nei riguardi dell'aria, sinora per lo più presentata e giudicata come la prova di un'autonomia musicale scopo a se ...
Leggi Tutto
CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] simili a quelle del nostro Cassi, a cui godo sia tornato il giudicio" (Epist., IV, p. 233). In effetti il C., anche accusato Costanza di poco amore per il marito, avrebbero detto cosa vera, anche se la veemenza delle accuse sarebbe stata comunque ...
Leggi Tutto
IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] Vita Ciceronis: sia Salutati, sia Bruni ebbero però a giudicarla non buona, tanto che quest'ultimo si dedicò a un solenne celebrazione l'impegno speso da Salutati nel governo della cosa pubblica e nella diffusione della cultura antica. Ancora una ...
Leggi Tutto
giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...