De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] générale. Con tutta probabilità fu proprio Folchi che, giudicata con sospetto la straordinaria rapidità del successo dell’Union con una altrettanto significativa del mondo degli istituti privati: cosa non facile perché […] in quel momento oltre il 70 ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] , rimproverato di insegnare la grammatica e di unire, cosa "grave e nefanda per un vescovo", "le lodi (ad esempio: ibid. IX, nr. 203) e dei tribunali sinodali, abilitati a giudicare nei confronti dei vescovi (tra gli esempi ibid. I, nr. 32; III, nr ...
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Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] tanto ascrivibili al leader trentino, quanto alle carenze strutturali della Dc, partito giudicato incapace di esprimere una classe dirigente, un piano per il paese (cosa diversa da un programma di governo) nonché un metodo: tutte cose che, viceversa ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] lo scisma. Per Paolo IV era davvero troppo: chiese al Medici cosa mai avesse contro di lui, lo accusò di essere scismatico e di scontrato con gli Spagnoli, il cui presidio ad Arona aveva giudicato un vero e proprio attacco alla sua sovranità. Ora, a ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] A tutto ciò, Atanasio aggiunge la notizia che Melizio fu giudicato in contumacia da un concilio della Chiesa egiziana organizzato da Pietro frequentarle per le loro esigenze di culto. A che cosa servono? La loro funzione è quella di fornire un ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] di Vienne, rimproverato di insegnare la grammatica e di unire, cosa "grave e nefanda per un vescovo", "le lodi a (per es.: ibid., IX, n. 203) e dei tribunali sinodali, abilitati a giudicare nei confronti dei vescovi (per es.: ibid., I, n. 32; III, n. ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] «tu che ami lo spirito sacerdotale sopra ogni altra cosa, non ti accorgi che tendi a eliminarlo dal lavoro è fatta da loro per loro»98.
A buon diritto Amendola giudicava «sorprendente» l’esito dell’Esperienza religiosa, che pareva ribaltare questi ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] , a Pietro collegata in modo stretto, e altra cosa dalla respublica senza ulteriori specificazioni cui si dava per Filippo e il duca Eustachio (l’ultimo duca di Roma), «giudici che dovevano rendere giustizia a tutti coloro che subivano violenza». ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] su «La Stampa» del 26 luglio 1922, si chiedeva: «Che cosa può venire di buono per il paese da un connubio don Sturzo-Treves , il 1 agosto, votò un ordine del giorno nel quale si giudicava il «torbido e imbelle prete siciliano» e il Ppi i maggiori ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] cesura luterana per le sorti della Chiesa di Roma. Giudicata l'esito più nocivo della cultura filologica ed umanistica per la riforma delle Domenicane di Napoli) domandandosi amaramente "cosa è quella che mi possa ritener volentieri in questa vita" ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...