Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] corti e nei circoli culturali, si informano su di lui, su cosa sta scrivendo, su nuove opere che progetta di inviare alla fiera di . 659), a quella ebraica (con il culto di un solo Dio, «giudice e moroso, che dà pene, premi, et è geloso», p. 660, ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] in forma dicotomica, per cui ad una situazione giudicata desiderabile corrisponde una situazione ritenuta indesiderabile. Se si dell'individuo, assume caratteri sacri: "La personalità umana è cosa sacra; non si osa violarla, ci si tiene a distanza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] tradizione galileiana e le opere di Newton. La prima cosa da notare, a questo riguardo, è che non esiste , p. 47). L’ipotesi che la gravitazione non sia costante è giudicata poco convincente nell’edizione delle opere di Galilei curata da Grandi (G. ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] è semplicemente un modo di esprimere le preferenze, ma anche un modo di giudicare la qualità della vita, il tipo di persona che siamo o vogliamo essere questo significa che non ci possa essere una cosa come ‛un singolo' insieme coerente di principî ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] altro momento altre. Ciò però non risolve il problema di cosa sia o come possa essere esattamente definita e concettualizzata la ‘ che si possa aumentare l’infinito o moltiplicarlo è giudicata assurda.
Nei trattati non polemici Filopono fa uso, tra ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] guardano (con disprezzo) a questi argomenti".
Terza questione: "Che cosa sono le categorie, come le si adopera ne[i generi de] giunto a conoscere tale hadīth e perché l'abbia giudicato interessante). Il detto, attribuito allo stesso Muhammad, recita ...
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storia
La riflessione sulla s. presenta due aspetti, corrispondenti ai due significati del termine s.: da un lato è riflessione sull’oggettivo corso storico delle vicende umane, nel quale è volta a scoprire [...] , cioè che il verace accertamento della natura di una cosa consiste nella sua ricostruzione genetica, giacché solo chi, come ., ma a patto di rovesciare la posizione hegeliana, giudicata ancora teologica o comunque chiusa in una pura teoreticità ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...