Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludwig Feuerbach, dopo gli studi teologici a Heidelberg e filosofici a Berlino sotto [...] umano rimane solo una traduzione parziale e provvisoria della natura, alla quale si può applicare il concetto kantiano di “cosainsé” (§ 48).
Alle soglie della rivoluzione del 1848, Feuerbach esprime la sua vicinanza agli uomini che sono nel bisogno ...
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MARESCA, Mariano
Ignazio Volpicelli
– Nacque a Piano di Sorrento il 23 maggio 1884 da Pasquale e da Angela De Gennaro. Nel 1912 si laureò in filosofia all’Università di Napoli, dove fu allievo di F. [...] dell’intelligenza» e dall’altro, per ciò che concerne la radice originaria del «contenuto del conoscere» come «cosainsé», a proiettare sulla conoscenza effettiva «l’ombra del dubbio» rendendola «soggettiva ed apparente» (ibid., p. 173). Procedendo ...
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PECCI, Giuseppe
Paolo Pagani
PECCI, Giuseppe. – Nacque a Carpineto Romano (vicino a Roma) il 13 dicembre 1807 dal conte Lodovico, colonnello dell’esercito di Napoleone, e da Anna Prosperi-Buzzi di Rienzi, [...] Del resto, sostenere che ciò che ci è noto non è la cosainsé, ma solo una sua rappresentazione (l’esperienza della cosa), implica che ci sia nota anche la realtà insé, cioè l’originale della rappresentazione (pp. 38-39).
Quanto al sistema kantiano ...
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LAURENZI (Laurenti, Lorenzi, de Laurentiis), Filiberto
Davide Daolmi
Nacque a Bertinoro fra il 1619 e il 1620.
La data di nascita si ricava dall'età riportata sul ritratto inciso nelle sue Spiritualium [...] e Paolo opere come L'incoronazione di Poppea di C. Monteverdi.
La pubblicazione delle musiche di un'opera, cosainsé eccezionale, conferma l'ipotesi che il L. (unico compositore romano di quella stagione) avesse protettori influenti. La stagione ...
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GALLUZZI, Ugolino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1320 da Guidocherio di Guglielmo e da Lisia, figlia del conte Bonifacio da Panico. Ebbe tre sorelle, Magdalucia, Lippa e Selvaggia, e cinque [...] avesse acquisito una formazione giuridica è cosainsé credibile, considerati sia gli incarichi assolti F. De Bosdari, Giovanni da Legnano canonista e uomo politico del 1300, in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le prov. di Romagna ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] quelli relativi alla quistione del mondo esteriore, delle cose insé. A queste due parti sarà necessario aggiungerne una terza secondo il G., l'idea di causa efficiente, l'idea di cosainsé e alcuni principî, come, ad esempio, "l'essenza delle cose ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] della conoscenza scientifica fondata sull’intuizione sensibile, e contrapposto al noumeno, la cosainsé, inattingibile scientificamente, in quanto oggetto di un’intuizione intellettuale. Nella Dissertatio de mundi sensibilis atque intelligibilis ...
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CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] . Ciò che restadell'oggetto al di là di questo filtro metodologico e al di là delle effettive conoscenze, la cosainsé e l'inconoscibile, è solo il campo delle future scoperte del progresso reale, non un semplice prodotto mentale da manipolare ...
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trasmutare (transmutare; tramutare)
Alessandro Niccoli
Nel suo valore fondamentale, se transitivo, indica l'azione di modificare la forma o l'aspetto di una persona o di una cosa, ed è per lo più riferito [...] Beatrice, appare a D. sempre diversa; di qui l'accezione di " mutare il proprio aspetto " assunta dal verbo in Pg XXXI 126 vedea la cosainsé star queta, / e ne l'idolo suo si trasmutava.
Nel cielo della Luna D. non ravvisa dapprima Piccarda, tanto ...
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CASAVECCHIA, Filippo
Paolo Malanima
Figlio di Banco di Francesco di Banco e di Costanza d'Antonio di Dino Canacci, nacque a Firenze nel 1472.
La sua famiglia, pur non appartenendo al cerchio delle maggiori [...] , a proposito dell'opera ormai definita nelle sue linee generali: "Philippo Casavecchia l'ha visto; vi potrà ragguagliare in parte et della cosainsé, et de' ragionamenti ho hauto seco, anchor che tuttavolta io l'ingrasso e ripulisco" (ibid., p. 304 ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...