CERRETANI, Bartolomeo
Paolo Malanima
Nacque a Firenze nel 1475 da Paolo di Niccolò e da Lucrezia di Roberto Martelli.
La sua famiglia, originaria di Cerreto, si era stabilita a Firenze verso i primi [...] dai rapporti di politica estera di Firenze: "molti favorivano questa reformatione, et a me pareva necessaria et cosa iusta, ma difficultosa in farla. E se il governo era largo, noi pigliavamo la volta di Francia et rovinavamo la ciptà" (ibid., c ...
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RUCELLAI, Bernardo
Rita Maria Comanducci
RUCELLAI, Bernardo. – Figlio secondogenito del mercante-banchiere Giovanni di Paolo, celebre committente di Leon Battista Alberti, e di Iacopa di Palla Strozzi, [...] , Bartolomeo Fonzio, per ricordarne alcuni – riprova, se pure frammentaria, dei vasti interessi culturali che sempre fu uomo eccellente e qualche volta in riputazione grande non sarà fuora di proposito dirne qualche cosa» (in Opere, cit., pp. 228 s ...
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MANACORDA, Gastone
Albertina Vittoria
Nacque a Roma il 10 maggio 1916 da Giuseppe e da Lina Romagnoli, quarto di sei fratelli, con Umberto, Edoardo, Mario Alighiero, Paolo Emilio, Giuliano. Dopo la [...] ibid., p. 256), e come proprio l'esigenza di capire cosa fosse il fascismo e come si fosse affermato lo portò ad delle loro ricerche. L'episodio andò al di là del fatto insé, coinvolgendo la direzione dell'Istituto Gramsci, che fu affidata ad ...
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CHIMIENTI, Pietro
Giovanni Aliberti
Nato a Brindisi il 24 genn. 1864 da Antonio e Caterina Fusco, compì gli studi universitari a Roma, dove si laureò in giurisprudenza. Formatosi nell'alveo della scuola [...] alla dinamica interna delle istituzioni rappresentative, le quali insé sono portatrici di valori e fini esattamente opposti. sostenne ad esempio il C. in un suo discorso alla Camera del 28 giugno 1904 - per essere una cosa seria, deve essere fatta d' ...
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COLLOREDO, Leandro
Franca Petrucci
Terzogenito del marchese Fabio e di Claudia di Colloredo, nacque il 9 ott. 1639 nel feudo paterno di Colloredo, in Friuli.
Nel 1649 il padre, condottolo prima con [...] Annali del Baronio e del Rinaldi, cosa invece assolutamente "superiore alla sua sfera" (in effetti il C. si occupò degli , cod, P. 176, cc. 67r-69v) in cui sostiene che la preghiera è un atto che insé non è che positivo, citando S. Gregorio, che ...
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NOGAROLA, Isotta
Lorenzo Carpanè
NOGAROLA, Isotta. – Nacque a Verona nel 1418 da Leonardo, erede di una delle famiglie veronesi di più antica e illustre nobiltà, e dalla padovana Bianca Borromeo, dal [...] culturale di Isotta e delle sorelle fu la madre, anche se, cosa normale per l’epoca, era analfabeta, come testimonia il 1991, pp. 3-14; M.L. King, I. N. umanista e devota, in Rinascimento al femminile, a cura di O. Niccoli, Roma-Bari 1991, pp. 4-31 ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] Altissimo, e quanto doverosa cosa essi credettero, il tributargli le preci nella lingua medesima, in cui egli stesso ai santi Ignorata e respinta al tempo stesso, pareva che essa comprendesse insé tutto ciò che contraddiceva le loro idee e quel modo ...
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UGOLINO da Orvieto
Renato De Filippis
UGOLINO da Orvieto (Hugolinus de Urbe Veteri). – Nacque nel primo decennio del Trecento a Orvieto, probabilmente da famiglia agiata; entrò in gioventù nell’Ordine [...] pratici: mostra contemporaneamente quale sia il bene insé, cioè Dio, e come sia possibile effettivamente cosa corrisponde alla sua verità, cioè al modo in cui Dio l’ha concepita, Ugolino riconosce diverse possibilità di considerarla in una specie: in ...
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PEREZ, Augusto
Federica De Rosa
PEREZ, Augusto. – Nacque a Messina il 1° gennaio 1929, da Camillo, funzionario di banca, originario di Caltagirone, e Piera Belluco, milanese.
Nel 1936 si trasferì a [...] ), perno della sala di Venezia, che riassumeva insé il dramma dell’esistenza umana. Nei primi anni testo di M. Valsecchi, Milano 1968, pp. 3-5; C. Volpe, Che cosa dice lo specchio di Perez, in Arte illustrata, 3-4 (1968), pp. 48-53; M. De Micheli, La ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] il mondo naturale sottostante, e che questo mondo naturale è qualche cosa di vivo, viva essendo e perenne e senza limiti la il pensiero indagatore ha sentito il bisogno di ricorrere alla conoscenza inse medesima, e scrutarne il valore" (p. 5), e ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...