CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] ha quindi un carattere pratico e politico e si rifà in questo ad una determinata situazione storica. Se deve di nuovo influire sull'agire, esso deve essere ripreso con fede e convinzione intima, cosa alla quale il C. stesso fu disposto solo per ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] predilezione per la poesia, che egli lesse con avidità, se pur in maniera disordinata. Forse la sua prima musica a noi morte del B.), sembrerebbe che il contratto fosse già stato concluso: cosa che, dal 16 lettere del B. giunte a noi, non appare ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] dua, apti a tale opera", la quale avrebbe dovuto essere "cosain superlativo grado" (Fusco - Corti, p. 16). È . 113-117) devono dunque datare anch'essi verso il 1506-08, anche se è possibile che L. lavorasse al progetto solo una volta a Milano, dopo ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] questo progetto sembra utopico al D., essendosi persuaso "che la cosa a molti non piace, parendo loro che questo sia modo di metter questo stato in diffidenza con lo Imp.re. Ché, se fanno offizio caldo et non faccino effetto, par loro di dichiarar ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] , comprende tre libri: libro primo Della temperatura considerata inse stessa, della sua misura, e del suo rapporto ma afferma essere cosa non scevra d'interesse "pour l'histoire de la science" (p. 104) che egli rivendichi a sé la priorità del ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] volgar lingua. Cominciava dunque a vedere chiaro insé e attorno a sé. Conseguentemente si manifesta nel 1502, senza giustificazione Ma quella nuova latinità, che celebrava in Roma il suo trionfo, non era affatto cosa pacifica. Su di essa, su quel ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] di essere un fatto interno fiorentino, e come tale può dirsi conclusa, anche se i fuorusciti bianchi e ghibellini - alleati per necessità (cfr. II, 28-29) e in via di diventare una cosa sola per il sangue versato insieme (cfr. II, 30) - non desistono ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] Oramai credo inevitabile che diventi del tutto bottega, come ogni altra cosain Italia, dall'altare al trono" (Epist., IV, 122). polit.,IV, 110), perché "l'armamento nazionale ha insé un principio di moralità eminente; poiché, mentre è irresoluto ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] sentir comune" dell'epoca repubblicana, all'"associazionismo" del Medioevo comunale, quando "le spese del ricco sempre avevano insé alcuna cosa di popolare" e "i poveri godevano quella magnificenza del ricco, non la invidiavano"(p. 85). Alcune delle ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] dovettero lasciare una traccia profonda nel suo animo. Altra cosa fu l'unione con Alessmdra, un vincolo maturato delle avventure, il ritmo del racconto, e insomma il contenuto fantastico insé stesso; per l'A. invece le vicende e la trama diventano ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...