CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] sindaci e maggiorenti si arrogassero il diritto di far ogni cosa a loro modo scaricando addosso ai possidenti e ai contribuenti là dei due intermezzi bellici (in cui C. E. diede, in ogni caso, buona prova di sé riuscendo tra non poche difficoltà ad ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] . Tuttavia, Giovanni Villani, scrivendo non si sa sein questo tempo o a distanza di anni (condannando Malatesta, fossero state condotte parallelamente, data l'urgenza del momento. Una cosa pare certa: che, fino a questo punto, si volesse nel duca ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] esigenza di un ordine morale, in una religiosità sincera, anche se spesso espressa in forme di culto assai semplici e a confermare l'atavica e radicale sfiducia verso la gestione della cosa pubblica. Il primo dei due fenomeni, l'ascesa politica ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] Come prima cosa C. cercò di sciogliere i legami internazionali che irretivano la Francia in conseguenza delle alleanze potuto costare la vita, se non proprio a lei, al figlio prediletto Enrico, C. scelse la fuga in avanti. Riuscì a convincere l ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] alle esigenze di un mondo in trasformazione, che non ebbe tuttavia immediata applicazione, anche se preparò il terreno per l che è veramente indegno dell'uomo, si è abusarne come di cosa a scopo di guadagno […]. Principalissimo poi tra i loro doveri è ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] conosceva bene questa tradizione della sua famiglia; difficile dire cosa ne pensasse, lui, che, negli ultimi anni, rivendicò operai, che il B. aveva incontrato in un suo podere in Maremma, preso con sé, educato alla vita ecclesiastica ed avviato agli ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] cui prosa conserva pertanto il segno di cosa dettata, di pagine dal taglio non visto, se parve più "scolastico" il primo, inesausta di protezione dei perseguitati, massime se ebrei, li soccorresse quand'erano in pericolo (e riuscisse pur vano, ad ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] alla stampa di detta Cantata, Egli non ne ha saputo mai cosa alcuna, giacché ha creduto dover questa esser de la cura dei quale si legge: "...e lunedì se le faranno solenni funerali con iscelta messa'in musica, alla quale gratuitamente concorrerà ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] dette.
Nel giugno 1453 il D. era nuovamente a Milano (ma non se ne conoscono le ragioni) e poi ancora a Roma, dove rimase per indicazione, neppure è facile capire di che cosa si tratti. Così è, in particolare, per un De ludicris liber, composto ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] testamento di lei, redatto l'11 marzo 1651, lasciava "ogni cosa" al consorte, "havendo lui nel tempo che siamo stati insieme stile…". In realtà questo avveniva già nell'estate del 1654, se il castrato Atto Melani scrive a Mattias de' Medici in data 27 ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...