«In questi giorni ho la sensazione che quando si entra in questo paese si fa un patto con il diavolo. Si consegna il passaporto, si riceve un timbro, si vuole guadagnare qualcosa, si comincia… ma allo [...] Shiva, cameriere in un ristorante londinese, non può fare a meno di chiedersi che cosa sarebbe diventato se fosse rimasto a un dente traballante è che c’è qualcosa di marcio e di degenerato in fondo alle gengive.A poco a poco, si svela così anche il ...
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Nel contesto bellico, numerosi sono i fattori che possono influenzare gli esiti di un conflitto. A livello storico, da questo punto di vista, relativamente poco note ma non rare sono le situazioni in cui [...] , era di natura rurale, e la credenza in mostri e creature nate da leggende popolari era ucciso da un colpo diretto. Stessa cosa avevano affermato tempo prima i nazisti, rappresentative di un’identità culturale, che se presa d'assalto da un esercito ...
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L’idea è che la vita può essere ridotta al linguaggio che la esprime e che il linguaggio, in un certo senso, scioglie la vita per assorbirla. Ma cosa viene sciolto? Dissolta sembra essere soprattutto [...] la presenza dell’io a sé stesso e la capacità di identificarsi in un qui e ora. Dire che tutto ciò che vivo esiste solo in quanto raccontabile significa rimandare il centro del mio vivere a qualcosa, il linguaggio, che a sua volta rimanda sempre ad ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] ne voglia Wittgenstein, non accade nel mondo, ma nella testa del signor Palomar. Se c’è qualcosa che il libro racconta è che cosa fa questa testa. Non molto, in realtà. Questo personaggio, infatti, viene rappresentato come una mente che vorrebbe non ...
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David Foster Wallace parla spesso di atleti e, in particolare, di tennisti. Lui stesso giocava a tennis, soprattutto da giovane, e considerava questo sport una vera e propria ossessione, assieme, ad esempio, [...] e senza cura», perché non sa una cosa importantissima: «che trattare le cose in modo gentile e rilassato significa anche trattare alla storia che questi corpi si portano dietro. Dice sé stesso, ma dicendo sé stesso ci dice anche del suo altro: è vero ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] nietzscheano, secondo il quale non esistono fatti insé ma solo ed esclusivamente interpretazioni , la un sistema nel quale (purché se ne abbia il potere) si può pretendere di far credere qualsiasi cosa» (Ferraris, 6). In tal modo, prosegue l’autore ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] , in CTH 105.A si può ancora leggere, anche se cancellato, il nome di Aḫḫiyawa tra le potenze considerate di pari rango dagli ittiti, e cioè al fianco dell’Egitto, della Babilonia e dell’Assiria. A cosa è dovuto l’errore dello scriba? Probabilmente ...
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A chi appartiene il potere? Come viene esercitato? Per ottenere che cosa? Queste sono domande centrali che vengono affrontate in vario modo dagli scienziati sociali. Attraverso l’osservazione empirica, [...] si muovono perseguendo i propri interessi, secondo l’assunto di base del realismo, ma il sistema bipolare insé assicura una stabilità che sarà molto difficile compromettere. Stabilità fondata sulla reciproca minaccia nucleare e sulla corsa agli ...
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Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] come necessari e univoci, ma che tali non sono se ci si sposta di latitudine dall’anthropos alla multispecie. Così cosa di ulteriore può affiorare all’attenzione e trovare spazio per narrarsi in un territorio non ancora mappato ed esaurito. In ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] che abitava l’antica terra di Canaan. In maggioranza arabi, ma vi erano anche cristiani; pochi, se non quasi assenti, gli ebrei. Perciò, fondamento. Difatti, l’apartheid razziale è una cosa (discriminazione e segregazione su base razziale), la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...