Ricordo ancora quando in classe ho chiesto ai discenti di raccontarmi le loro parole, di introdurmi al loro linguaggio, quello che ascoltavo in modo clandestino al suonare della campanella o a tono di [...] di mia mamma agli alunni del “Marisa Bellisario”, lo ‘ntrugnamento, una cosa che ti mangia e ti mastica e ti scuote di dolore, e di vocaboli e di termini e di cose da dire in modi altri e nuovi una scuola, se sana, non sarà mai paga. Mi ha stupito – ...
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Caterina SavianeOre perse. Vivere a sedici anniRoma, Rina edizioni, 2023 Quella di Caterina Saviane è una scrittura densa, viscerale, fatta di bagliori e ombre, in cui la parola è insieme sé stessa e [...] , come se Saviane gridasse e tacesse insieme, nella richiesta di essere ascoltata ma senza eccessi, in disparte, come Qualcosa devo aver sognato, devo aver sognato qualcosa di terrificante. Ma cosa? Il sonno, più crudele del risveglio, mi è nemico: si ...
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Partirei dalle paludi di Cabras, i quaranta chilometri di costa, l’armonia feroce tra acqua e terra da dove proviene Michela Murgia. Mare, stagno, paludi, spiagge, rocce. Non c’è mai uno scrittore che [...] in considerazione in particolare quattro testi narrativi di Murgia che rispondono alle famose tre prescrizioni di Italo Calvino raccolte da Ernesto Ferrero nel suo Album di famiglia. Un romanzo è tale se ha un linguaggio, una struttura e una cosa ...
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Italo Calvino, Leonardo SciasciaL'illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985a cura di Mario Barenghi e Paolo SquillaciotiMilano, Mondadori, 2023 Chi ha letto I libri degli altri, il volume curato anni [...] di chi un mestiere lo conosce già pienamente da séin quanto se lo ritrova tutto inscritto nella propria genetica (ancorché avendone : più tornito Sciascia («Ma questo è un vagheggiamento di cosa lontana», p. 117), più lineare Calvino; entrambi però ...
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Nel mare magnum – è proprio il caso di dire – delle traduzioni dei classici greco-latini, ambito di per sé sconfinato, abbiamo deciso di soffermarci su due recenti traduzioni di due grandi poemi epici, [...] 2014) a quella Ponte alle Grazie (2023). Se l’incipit – luogo flagrante per eccellenza – cosa»; ripetizione che può sviluppare una gittata molto ampia: «Sunt igitur venti» > «I venti sono […] / i venti» in anafora, cui segue, sedici versi dopo, in ...
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L’uomo omerico non conosce la divisione tra mente e corpo, che nasce più tardi con Platone. In Omero, perciò, il corpo non è considerato un involucro che tiene prigioniera una sostanza spirituale superiore, [...] e ad accennare con gli occhi (v. 194).Cosa sarebbe accaduto se Odisseo non fosse stato legato? Avrebbe ceduto al Achab; Nausicaa è la casa, il porto sicuro, l’approdo. Ma solo in apparenza, perché il viaggio non è finito. E Nausicaa, come mostra il ...
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«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] più giovani ancora concentrati sulle diversità, piuttosto che su cosa ci rende simili… ho sempre cercato di costruire ponti digitali (1984): «Se mi vestissi da uomo pietoso, / sarei meno odiato in questo mondo schifoso. / Se fossi un ruffiano / ...
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Doppio anniversario, per lo scrittore Paolo Volponi, in questo 2024: trent’anni dalla morte (avvenuta il 23 agosto del 1994), e cento anni dalla nascita (che risale, appunto, al 6 febbraio 1924). Nell’immaginario [...] sportivo non si deve esaurire insé stesso, ma che, al In chiusura, mi permetto di far notare che questo romanzo di Paolo Volponi risponde appieno ai cinque punti della tassonomia fissata (e proposta) da Nicola Bottiglieri, per la definizione di cosa ...
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Il termine cura deriva dal latino e indica l’interessamento solerte e premuroso per un oggetto che impegna il nostro animo e la nostra attività. La cura può essere quella di un padre per un figlio, ma [...] necessaria una guida in grado di discernere la verità dall’apparenza.Io non sapevo allora cosa frate Guglielmo cercasse, e come sia necessario, qualche volta, perdonare, anche e soprattutto sé stessi.Quello che voglio dire Adso, è che cero non devi ...
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I lettori di romanzi si dividono in due categorie: coloro che amano una narrativa “godibile” e coloro che amano una narrativa di conoscenza. Nel primo caso la lettura è un passatempo piacevole, in cui [...] trovare, già confezionate e pronte per l’uso. Si è perduto in gran parte il piacere della lettura approfondita e ripetuta; il senso e il “provare”: «se dici loro che cosa devono pensare li perdi, se dici loro che cosa devono provare li conquisti».Una ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...