Maria Grazia CalandroneMagnifico e tremendo stava l’amoreEinaudi, Torino, 2024 Per capire in profondità una storia, è utile raccogliere il numero più grande di dettagli, quegli apparenti complementi di [...] e immediatamente cosa aspettarci dall'altro? […] Perché Luciana, dopo ogni violenza, sceglie ancora Domenico, non se ne va? ma lo è ancora di più porsi in ascolto, interrogarsi per illuminare il buio, anche se alcune parti sono destinate a restare ...
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«Ca all’inizij ra storij er gia a fin ra storij p nuij»: non possiamo, nel parlare dell’amore oggi, non partire da una delle frasi che Geolier ha cantato sul palco dell’Ariston trattando la difficoltà [...] da Signe ai danni di Thomas in Sick of myself) di un amore che non si sa se sia manipolazione, desiderio od ossessione che terrorizza – «ma di noi due che cosa rimane?» Si chiede Dente in Cose dell’altro mondo – preferiamo instaurare rapporti ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] avere in comune con la signora dalle Camelie il nome di Margherita. Non era molto: ma era sempre qualche cosa». Topoi , almeno nella letteratura inglese, se M. C. Rintoul ha dedicato trent’anni a raccogliere in un monumentale dizionario i nomi ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] fiume tra le sue alghe [...].Del resto in Proust vi è chi ha colto il contrasto scritto nel nome e prescritto nel cognome.Se il pericolo di interpretazioni fonosimboliche e onomantiche una perfetta corrispondenza tra la cosa e il nome non ...
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Soldi, soldi, soldiQuello dell’Italia che si mantiene al di sotto della media europea in termini di spesa pubblica per l’istruzione e gli investimenti su ricerca e sviluppo (fermi rispettivamente al 4.1% [...] e pratiche didattiche innovative. Anche se teoricamente possono essere redatti in una delle lingue ufficiali degli Stati bersaglio mirato, preciso ed estremamente specifico, dunque tutt’altra cosa rispetto all’idea della meta e del fine ultimo ...
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Aldo NovePulsarMilano, Il Saggiatore, 2024Vorremmo iniziare questo intervento con tutti quegli equilibri e quelle circospezioni moderne che richiedono passo felpato e lingua piana, complimenti a metà e [...] , però, i panni del tifoso (ma non v’è alcuna maglia, se non quella di un lettore grato per ciò che vedono i suoi occhi) pirandellianamente vite celando in ogni modo il precipizio – «e in questo diventare grande mi chiedevo cosa vuole dire baciarsi ...
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Per Elisa, vuoi vedere che perderai anche mePer Elisa, non sai più distinguere che giorno èE poi, non è nemmeno bella(Per Elisa, Alice, 1981) Il titolo è quello di una famosa bagatella, il cui inizio è [...] .Un momento: ma davvero Elisa è una metafora? Se non lo è, in ogni caso, funziona come una metafora perfetta. «Vivere ?Alice dice di no: mai pensata una cosa simile. Forse nessuno glielo ha detto. Viene in mente De Gregori: «...Ma tutto questo Alice ...
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C’è un male incurabile che ci sta invadendo ammalandoci un poco alla volta. Non è fisico, tangibile, per quanto sul corpo sovente si ripercuota. Più sociale, verrebbe da dire, umano: parliamo di quel lento [...] cui abbiamo deciso di andare per espiare chissà cosa – sembra che il morire sia la cifra e che neppure ci sia troppo tempo per celebrarla, questa morte (sarà solo un caso, perdio, se i due scriventi abitano in una Milano che dai testi degli antichi ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] facendo», dando voce ad anziane signore che non capiscono più se i soldati stiano parlando russo o ucraino, e soprattutto con facilità, la stessa cosa non può dirsi di bambine, bambini e adolescenti residenti in Europa. Come ha ricordato Chatrian ...
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Roma nun vole capi(dalla serie TV Romanzo Criminale, 2008). La paternità di città eternaSoffermandosi sulla magnificenza en plein air e indoor di Roma, col suo patrimonio archeologico, architettonico e [...] Biacio: Roma / mica se frabbicò tutt’in un botto» (Belli in tutti i dialetti nostrani, è Tutte le strade portano a Roma. L’espansione del suo significato nei secoli lo porta a esprimere un concetto equilibrato relativo al corso degli eventi: ogni cosa ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...