dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] ≈ liquidare, svendere. □ dare vita (a qualcosa) [con riferimento a cosa, far nascere: dare v. a un'istituzione benefica] ≈ creare (ø nulla in cambio o dare da una posizione di superiorità - Se si pone l’accento sul dare senza volere nulla in cambio, ...
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battere /'bat:ere/ [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. - ■ v. tr. 1. a. [dare colpi con le mani o con altro arnese] ≈ colpire, percuotere. ● Espressioni (con uso fig.) e prov.: prov., battere [...] i piedi [ostinarsi a voler ottenere una cosa a tutti i costi] ≈ impuntarsi; fig , validi per tutti gli usi (anche se il primo verbo rimanda per lo più (ovvero abbattere o migliorare) un record. In entrambe queste accezioni, a differenza dei casi ...
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come /'kome/ [lat. quomo(do) et, propr. "nel modo che anche ..."] (radd. sint.; può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e). - ■ avv. 1. a. [introduce un termine di comparazione o una prop. [...] forma di: parlo c. presidente; ho spedito la bicicletta c. bagaglio] ≈ [di cosa] a mo' di, [di persona o cosa] (lett.) in guisa di, [di persona] in qualità di. d. [per lo più accompagnato da se e il congiuntivo, o da a o per e l'infinito, introduce ...
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Fabio Rossi
cassa. Finestra di approfondimento
Grandi contenitori - C. è il termine più generico per indicare un contenitore a forma quasi sempre di parallelepipedo, di consistenti dimensioni. Un particolare [...] com. e designanti contenitori in genere pesanti e riccamente lavorati: che cosa vi è in quello scrigno incassato nel muro es., parlare di barattolo di pomodoro, ma di lattina di birra. Se di legno, un barattolo può essere detto mastello (oggi d’uso ...
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zucca /'tsuk:a/ o /'dzuk:a/ s. f. [lat. tardo cucutia "cocuzza"]. - 1. a. (bot.) [nome delle specie di piante erbacee della famiglia cucurbitacee, a fusto rampicante, con foglie grandi e ruvide e fiori [...] coscienza o nella memoria, accettare una cosa come vera o inevitabile, seguita da prop. oggettiva: mettiti nella z. che di questo affare non se ne fa nulla] ≈ convincersi, (fam.) ficcarsi (o mettersi) in testa, persuadersi. ‖ ricordare, tenere a ...
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giusto¹ [lat. iūstus, der. di ius iuris "diritto"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che osserva i principi della giustizia e della moralità: uomo g.] ≈ buono, corretto, equilibrato, morale, onesto, (lett.) [...] a dirla g., non è romana ma ciociara] ≈ a dire il vero, in verità, per la verità, veramente. d. [che ha il requisito dell'opportunità, fonti sono poco attendibili.
Cose che si addicono - Se una cosa (lavoro, discorso, situazione, momento e sim.) va ...
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Fabio Rossi
muovere. Finestra di approfondimento
Cambiamenti di posizione - Il sign. principale di m. è quello di «far cambiare posizione a qualcosa o qualcuno». Secondo il tipo di forza esercitato per [...] (v. scheda ANDARE) possono essere usati in luogo di muoversi, anche se quest’ultimo verbo, rispetto a quelli, per lavoro) sia a cosa (guardavo la lancetta dei secondi spostarsi velocemente). A proposito delle cose, anche in questo caso l’ital ...
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Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] , guarda, è veramente troppo! Oppure può anche introdurre un’esclamazione tra sé e sé: ma guarda un po’ che cosa mi tocca sopportare! Data l’alta frequenza di questi due verbi, in contesti esclamativi, in usi fam. o region. da v. e guardare si sono ...
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Fabio Rossi
tentare. Finestra di approfondimento
Piccoli sforzi - Il concetto di «fare un tentativo, mettersi nelle condizioni di fare qualcosa, di ottenere un risultato» è espresso principalmente dai [...] riuscire a telefonare sembrano inferiori. Se lo sforzo richiesto all’azione non è particolarm. gravoso, un sinon. adatto è fare in modo di (o, più una cosa come buona»). Rispetto a prova e a tentativo, esperimento sottolinea il rigore (solitamente in ...
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stesso /'stes:o/ (ant. o lett. istesso) [lat. iste ipse, accus. istum ipsum]. - ■ agg. 1. [che è proprio quello, che non è diverso o altro da quello di cui si parla o a cui si allude: vorrei lo s. posto [...] medesimo. ● Espressioni: non com., essere alle stesse → □; lo stesso 1. [la stessa cosa: venga o non venga per noi è lo s.] ≈ indifferente, (fam.) uguale. 2. (fam.) [in egual misura: anche se non ne hai voglia, devi studiare lo s.; piove, ma verrò lo ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...