obbligare [dal lat. obligare, der. di ligare "legare", col pref. ob-] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [stringere con obbligo, con la prep. a del secondo arg.: il giuramento obbliga un teste [...] esimere, esonerare. 2. (giur.) [con compl. oggetto di cosa, rendere soggetto a vincoli un bene e sim.: ha obbligato con a svolgere in ambito lavorativo o comunque in un contesto di distribuzione di ruoli o funzioni (con l’analogo incarico, se il ...
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incappare [der. di cappa¹, col pref. in-¹]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [avere davanti a sécosa o persona molesta o dannosa, con la prep. in: i. in un seccatore; i. in una difficoltà] ≈ imbattersi, [...] (ø). ↔ eludere (ø), evitare (ø), schivare (ø), sfuggire (a), [riferito a cosa] aggirare (a. un ostacolo). 2. [di persona, essere vittima di un'insidia, con la prep. in: i. nell'agguato] ≈ cadere, incorrere. ↔ salvarsi (da), sfuggire (a). ■ incapparsi ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] mio paese, misero! tapino! (M. M. Boiardo); chiamatelo, chiedete se nulla s’è scordato (C. Goldoni); mi sono scordato del compleanno di o mettere) in dimenticanza; in questi casi è abbastanza com. anche dimenticatoio: io ti domanderò una cosa, ma tu ...
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Fabio Rossi
dire. Finestra di approfondimento
Modi di dire - D. significa innanzitutto «esprimere con la voce» e ha, in questa accezione, come sinon. più ricercato, pronunciare (meno com. pronunziare). [...] di convinzione, talora anche in contrasto con altre dichiarazioni: lei sostiene che il figlio se n’è voluto andar lui spesso abusato – è quello che prende più le distanze dalla cosa suggerita, spesso però con finta imparzialità: l’avvocato propose di ...
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cassa s. f. [dal lat. capsa "scatola, contenitore"]. - 1. [contenitore di varia grandezza, per lo più di legno, usato per tenervi o trasportare roba] ≈ ‖ arca, baule, cassapanca, (non com.) cofano, madia, [...] com. e designanti contenitori in genere pesanti e riccamente lavorati: che cosa vi è in quello scrigno incassato nel muro es., parlare di barattolo di pomodoro, ma di lattina di birra. Se di legno, un barattolo può essere detto mastello (oggi d’uso ...
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tirare [lat. ✻tirare, di etimo incerto]. - ■ v. tr. 1. a. [applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento, spostarlo o portarlo verso di sé: t. un carro] ≈ trainare, trarre. ‖ trascinare. ↔ [...] □. 3. [disegnare un tratto, spec. se rettilineo: t. una linea] ≈ tracciare. 4. [mandare in una determinata direzione: t. un sasso] dopo di sé: un'idea tira l'altra] ≈ attirare, attrarre, chiamare. 7. (fig.) [riuscire a raggiungere una cosa attraverso ...
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Fabio Rossi
bagnare. Finestra di approfondimento
Diversi modi di bagnare - Il verbo b. esprime un’azione assai generica ed è privo, pertanto, di sinon. propriamente detti. Ha però numerosi sinon. specifici, [...] region.) mollare, umettare.
Se la quantità di liquido usata per bagnare è notevole, una cosa si può ammollare (region. di bagnarlo col vino; se non annaffi la pianta almeno una volta alla settimana si seccherà. Infine il verbo strizzare, che ...
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perdere /'pɛrdere/ [lat. perdĕre, der. di dare "dare", col pref. per-¹ indicante deviazione] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] fig.: p. le tracce di qualcuno] ● Espressioni: perdere il controllo di sé → □; perdere il filo (del discorso) → □; perdere il passo (o (aus. avere), fam. 1. [riuscire o apparire inferiore in qualche cosa o a confronto d'altri: è bella, ma a paragone ...
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Fabio Rossi
giusto. Finestra di approfondimento
giuste - L’agg. g. può essere riferito a persone, situazioni o cose ed esprime valori che vanno dalla moralità all’adeguatezza a un modello. G. può essere [...] minuti di vantaggio sul francese, il conto è giusto (G. Verga). In quest’uso sono molto com. i sinon. corretto ed esatto, il primo fonti sono poco attendibili.
Cose che si addicono - Se una cosa (lavoro, discorso, situazione, momento e sim.) va ...
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decente /de'tʃɛnte/ agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decēre "esser conveniente"]. - 1. [conforme al senso morale e al decoro: tenere un contegno d.] ≈ decoroso, dignitoso, discreto, moderato, [...] sign. di d. come «conforme alle regole del buon gusto». In questo caso, se ci si riferisce a un abito, d. è sinonimo di pulito Parigi (S. Bettinelli). In senso un po’ più accentuato, con opportuno si intende invece una cosa, un’azione o un ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...