Fabio Rossi
amore. Finestra di approfondimento
Sfumature dell’amore - Attorno all’a. e all’amare ruota la maggior parte della letteratura, dell’arte, della musica e dello spettacolo contemporanei: non [...] , micio, passerotto, stella e tesoro. Anche una cosa o una persona graziosa (non necessariamente amata) possono fregiarsi quale si nutra del trasporto (fisico e psichico). Se ci piace una persona, infine, ciò di solito non implica un particolare ...
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proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] se non se ne conosce il significato e il valore preciso, anche perché sono quasi sempre da intendersi in senso trova un amico trova un tesoro; chi va piano va sano e va lontano; cosa fatta capo ha; cuor contento il ciel l’aiuta; Dio manda il freddo ...
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Fabio Rossi
idea. Finestra di approfondimento
Idee e pensieri - Più termini fanno capo al generale concetto di «risultato di un’attività mentale ». Tra questi, i. è quello dall’area semantica più estesa, [...] indietro appena in tempo per cogliere l’assassino in flagrante; hai avuto proprio una bella trovata. Se l’idea usati, solo al sing., nel senso di «convincimento riguardo a persona o cosa» (mio padre s’è fatto un cattivo concetto dei miei amici; hai ...
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morire [lat. ✻mŏrĭre per il lat. class. mŏri] (pres. io muòio, tu muòri, egli muòre, noi moriamo, voi morite, essi muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. [...] mondo o sottoterra (mia nonna se n’è andata all’altro in espressioni cristallizzate (puntualmente segnalate sotto i rispettivi lemmi). Il sinon. più com. di nascere è venire alla luce (o al mondo): vorrei sapere perché sono venuto al mondo e che cosa ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] Arte, così e. al mondo ideale in cui un tempo avevo vissuto (G. D’Annunzio).
Una persona, una cosa, un luogo e sim. possono essere una certa aura spreg., soprattutto se confrontato col più neutro straniero. In senso decisamente più spreg., un ...
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Fabio Rossi
decente. Finestra di approfondimento
Nell’accezione morale - Gli ambiti semantici degli agg. d. e indecente sono fondamentalmente due: il primo riguarda la morale, il secondo l’appropriatezza [...] sign. di d. come «conforme alle regole del buon gusto». In questo caso, se ci si riferisce a un abito, d. è sinonimo di pulito Parigi (S. Bettinelli). In senso un po’ più accentuato, con opportuno si intende invece una cosa, un’azione o un ...
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Fabio Rossi
morire. Finestra di approfondimento
Tabù linguistici - Al pari di altri termini riguardanti malattie, sesso, funzioni fisiologiche, ecc., m. e morte sono considerate parole tabù nella nostra [...] cultura. Per questo quando non siano usate in senso fig., vengono spesso sostituite da sinon. eufem., diversi a seconda degli stili e dei registri espressivi. I sinon. eufem. più frequenti di m. sono andarsene (mio nonno se n’è andato due mesi fa), ...
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torcere /'tɔrtʃere/ [lat. torquēre, divenuto, nel lato pop., ✻torquĕre, poi ✻torcĕre] (pres. io tòrco, tu tòrci, ... essi tòrcono; cong. pres. io tòrca, ... noi torciamo, voi torciate, essi tòrcano; pass. [...] . tòrto). - ■ v. tr. 1. [avvolgere una cosa intorno a sé stessa una o più volte, con movimento a spirale: t. dimenarsi. □ dare (del) filo da torcere (a qualcuno) [impedire in vari modi lo svolgimento o la riuscita di un'operazione, di un'attività ...
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ira s. f. [lat. īra]. - 1. [sentimento, per lo più improvviso e violento, che può tradursi in parole concitate, atti rabbiosi e incontrollati: essere in preda all'i.] ≈ bile, collera, rabbia, stizza. ↑ [...] fam., un'ira di Dio (o un'iradiddio) 1. [persona o cosa oltremodo molesta: sei proprio un'i.] ≈ disperazione, flagello, tormento. 2. risentimento ecc. sono sempre rivolti (anche se non necessariamente in modo esplicito) contro qualcuno: provava un ...
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lavoro /la'voro/ s. m. [der. di lavorare]. - 1. a. [impiego di energia rivolta a un fine determinato, quale la produzione di un bene, di una ricchezza, ecc.: l. manuale, intellettuale] ≈ attività, impegno, [...] composizione, elaborato, manufatto, scritto. c. (estens.) [cosa da fare: è un l. complicato] ≈ compito, , impiego, mestiere, occupazione, [se temporaneo] prestazione (occasionale), professione , capacità lavorativa umana in quanto assume forma di ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...