ascoltare v. tr. [lat. volg. ✻ascultare, per il class. auscultare] (io ascólto, ecc.). - 1. [prestare ascolto a qualcosa, anche assol.: a. una predica; non fare commenti e a.!] ≈ (stare a) sentire, stare [...] a quello tra guardare e vedere. Proprio in virtù del minor coinvolgimento del sogg., la a., conoscere, sapere); vuole sentire che cosa ne pensi (sinon.: a., sapere); senti poca forza a quelle minacce, che nessuno se ne diede per inteso [E. De Amicis ...
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mano s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. region. le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano). - 1. a. (anat.) [organo prensile e tattile dell'uomo posto all'estremità degli arti superiori: [...] fa più freddo] ≈ via via che. □ alla mano 1. [di cosa, che è vicina, comoda: con le prove alla m.] ≈ a disposizione, in mano un libro] ≈ riprendere in mano (ø), ritornare, tornare. □ starsene con le mani in mano [rimanere inerte, senza far nulla: se ...
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provare [lat. prŏbare "provare, approvare", der. di probus "buono, onesto"; propr. "riconoscere una cosa come buona"] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [sottoporre un oggetto, un materiale, [...] a entrare; ci ho provato a convincerlo, ma non ci sono riuscito; se vuoi, prova pure] ≈ cercare (di), tentare (di). ↑ sforzarsi (di pron. 1. [mettersi in competizione con qualcuno, con la prep. con: vuoi provarti con me in una partita a scacchi?] ...
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migliorare [dal lat. tardo meliorare, der. di melior "migliore"] (io miglióro, ecc.). - ■ v. tr. [rendere migliore qualcosa sotto l'aspetto qualitativo o quantitativo: m. i sistemi di produzione; m. le [...] ↔ (fam.) andare indietro, peggiorare, regredire. c. [di cosa, divenire più soddisfacente o più rispondente alle necessità: il loro tenore in giorno] ≈ recuperare, riprendersi, ristabilirsi. ↔ peggiorare. ■ migliorarsi v. rifl. [di persona, rendere sé ...
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conoscenza /kono'ʃɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre "conoscere"]. - 1. a. [facoltà umana di conoscere, di apprendere] ≈ apprendimento, cognizione, (non com.) conoscimento, processo [...] a. [l'atto o il fatto di sapere o conoscere una cosa: avere una buona c. della fisica] ≈ cognizione, competenza, inimicizie. □ perdere (la) conoscenza [perdere la percezione di séin seguito a svenimento] ≈ perdere i sensi, svenire, venire meno ...
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quando [lat. quando] (in taluni casi, dinanzi a voc. si elide: quand'anche, quand'ecco). - ■ avv. [alcune volte, con valore correlativo: va a Milano quasi tutti i giorni, q. in auto q. col treno] ≈ a volte, [...] in cui: q. sarai grande, capirai queste cose] ≈ (lett.) allorché, (lett.) allorquando, nel momento in cui. b. [con valore iterativo, in ogni circostanza in indicare la cosa di ] ≈ che, in cui, nel quale cong. [nell'eventualità in cui, sempre con ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] e alle cose divine, anche se sono comunissimi, da secoli, usi fig. e iperbolici. Il sinon. meno marcato è infinito, che tuttavia, a differenza uso spreg., in riferimento a cosa che dura troppo a lungo e che è molto noiosa: un viaggio in macchina molto ...
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Fabio Rossi
ascoltare. Finestra di approfondimento
Percepire con l’udito - A. è talora intercambiabile con sentire, di cui spesso rappresenta un sinon. di grado più intenso («prestare attenzione a ciò [...] a quello tra guardare e vedere. Proprio in virtù del minor coinvolgimento del sogg., la a., conoscere, sapere); vuole sentire che cosa ne pensi (sinon.: a., sapere); senti poca forza a quelle minacce, che nessuno se ne diede per inteso [E. De Amicis ...
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bagaglio /ba'gaʎo/ s. m. [fr. ant. bagage, di etimo incerto]. - 1. a. (trasp.) [complesso delle cose personali che chi viaggia porta con sé: disfare i b.] ≈ (ant.) equipaggio, [per lo più pesante e portato [...] cultura, esperienza, formazione, preparazione. 3. (milit.) [tutto ciò che viene trasportato al seguito di truppe in marcia o in guerra] ≈ salmeria. ● Espressioni: fig., armi e bagagli [ogni cosa: sloggiare con armi e b.] ≈ baracca e burattini, tutto. ...
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Fabio Rossi
eterno. Finestra di approfondimento
Infinito nel tempo e nello spazio - Ciò che non finisce (o che è reputato non finire o, per iperb., che sembra non finire mai) è detto eterno. Il sign. originario [...] e alle cose divine, anche se sono comunissimi, da secoli, usi fig. e iperbolici. Il sinon. meno marcato è infinito, che tuttavia, a differenza uso spreg., in riferimento a cosa che dura troppo a lungo e che è molto noiosa: un viaggio in macchina molto ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...