LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] dettò testamento (Milanesi, 1901) e poi presumibilmente tornò a Roma. "Se ne andò a Roma […] passando prima da Spoleto, come volse Lorenzo di Roma; la qual cosa, vedendogli, m'innamororno assai". In tale direzione si mosse in sintonia con Giuliano da ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] monumentale.
All’indomani del sisma, come prima cosa si è proceduto alla ricognizione del patrimonio colpito quali, in posizione esterna, si insediarono i Francescani (1256) e i Domenicani (1258), anche se questi ultimi in varie fabbriche e non in un’ ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] nome tanto grande è operazione rischiosa, e se il bellissimo frammento è cosa da dar da pensare, è pur vero che la suggestione che emana da questo Cristo sovrano è tale da indurre in definitiva ad essere affascinati anche dalla proposta attributiva ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] senza di esse qualsiasi cosa può essere di impaccio (nulla res potest esse non impedita, X, 1, 3). In questo caso 'necessario' da Plinio il Vecchio: l'ingegneria non è un sapere fine a sé stesso, una forma di conoscenza del mondo neutra o 'passiva', ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] del L. sia avvenuta nell'orbita di Duccio sembra cosa assodata, anche se è stata avanzata l'ipotesi (Freuler) che il "dipegnitura dela tavola di Sancto Savino". La tavola, come ricostruì Bacci in base a un inventario del 1429, era per l'altare di S. ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] non era ancora giunto a Mantova e lo Stanga stesso se ne scusava adducendo le necessità del cantiere della certosa di in Isabella d'Este, i luoghi del collezionismo, in Civiltà mantovana, s. 3, XXX (1995), pp. 92, 95; M.C. Brown, "Purché la sia cosa ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] grandi azioni, di provare agli altri ed a se stesso di che cosa è capace e di dimostrare chiaramente ed una volta venne avviato a Ferrara, dove fu presto raggiunto da Savinio e dalla madre. In questa città il D. conobbe F. De Pisis e C. Govoni e ...
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Francesco Sisci
Pechino
La capitale del Nord
Pechino città olimpica
di
8 agosto
I Giochi della XXIX Olimpiade prendono il via a Pechino con la fastosa cerimonia di apertura nello stadio ‘Nido d’uccello’, [...] 5000 yuan (da 20 a 500 euro). Un dato peraltro solo teorico perché in realtà già da metà del 2007, cioè da oltre un anno prima dell capacità politico-mediatica di farlo. Se si fosse trattato di un computer la cosa si sarebbe potuta descrivere così: ...
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BARDI, Donato, detto Donatello
Horst W. Janson
Nacque a Firenze nel 1386 o intorno a quell'anno (secondo la sua denuncia dei beni al catasto di Firenze del 1427 aveva allora quarant'anni; nella sua [...] giovani (1465-75 circa).
Non sappiamo con sicurezza che cosa abbia indotto Donatello ad andare a Padova: deve essere 1464, ma se l'avevano commissionata loro ci si domanda perché Donatello abbia aggiunto il "Florentini" alla sua firma. In tutti gli ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] strettamente apparentabile (romanzo, saggio, prosa d'arte, mémoire, "cosa vista", corrispondenza di viaggio); edito a Roma da Einaudi nel di ogni individuo, e in questo dialogo commosso il pittore lascia fluire nozioni di sé. Tale attenzione, vigile ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...