CHARLIER, Giovanni (detto Giovanni Francese, Giovanni di Francia)
Mauro Natale
Se ne ignorano la data e il luogo di nascita, sebbene la prima menzione documentaria, un testamento da lui redatto in Venezia [...] in Italia di motivi tipici del gotico internazionale che a una relazione diretta. Rimane comunque il fatto che, se Veneto di artisti francesi sullo scorcio del sec. XV non è cosa rara: basterà ricordare il miniatore Stefano da Parigi, la cui ...
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COCCORANTE, Leonardo Carlo
Gennaro Borrelli
Figlio di Matteo e di Antonia Pianese, nacque a Napoli l'8 nov. 1680. Altre poche notizie biografiche su questo pittore di rovine "bizzarre" e giardini ornati [...] né le sue origini e non si è perciò in grado di indicare se fosse un congiunto, o meno, di Gaetano Martoriello Gonzales) identificabile con quello descritto dal De Dominici come "cosa veramente mirabile per le figure accordate con sommo spirito da D ...
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FRECCIA, Pietro
Lia Bernini
Nacque a Castelnuovo Magra, alle pendici delle Alpi Apuane, il 24 luglio 1814 da Giuseppe e Francesca Nicolai, primogenito di sette figli (Alizeri, 1866, p. 305 n. 1). Trasferitasi [...] diversamente il grande navigatore rappresentandolo in costume storico all'italiana, cosa che poteva "nobilitare e semplicizzare nuova terra, attribuito al F. dalla tradizione orale. Ma, se il soggetto è identico a quello scolpito dal Cevasco per il ...
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BENCI, Piero, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Come per il fratello Antonio, il soprannome è derivato dal mestiere paterno; nacque fra il 1441 e il 1443 a Firenze, terz'ultimo di sei figli, da Iacopo [...] fantasticò che Antonio avesse imparato da lui l'arte della pittura: cosa poco verosimile, e da volgersi in rapporto inverso, se il B. risulta sempre a latere rispetto al fratello e se, a partire dal 1460, egli appare nelle fonti, nei documenti e ...
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PINTORI, Giovanni
Roberto Cassanelli
PINTORI, Giovanni. – Nacque, penultimo di sei figli, il 14 luglio 1912 a Tresnuraghes (Oristano), piccolo centro presso Bosa, sulla costa orientale della Sardegna, [...] è sottopittura”, ma semplicemente altra cosa dalla pittura, con un suo linguaggio autonomo e in rapporto sì con la pittura direzione di Olivetti, il lungo sodalizio s’interruppe (anche se non del tutto la collaborazione, che proseguì per qualche anno ...
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CASELLA
Luciano Tamburini-Laura Gigli
Famiglia di artisti originari di Carona (presso Lugano) registrati dal XVI secolo per la loro attività in tutta l'Italia: da Palermo a Pordenone, da Todi a Brescia, [...] (Schede Vesme, II, Torino 1966, p. 450). Se - cosa non certa - si trattasse di Giovanni Battista, sarebbe Per i singoli artisti, di cui si è trattato nel testo, oltre alle voci in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, pp. 108-110, si vedano: ...
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GRANDI, Giovanni Girolamo (Gian Girolamo, Girolamo)
Michele Di Monte
Figlio del lapicida vicentino Giammatteo e di Eva Brunello, nacque a Padova, dove il padre si era trasferito da qualche anno, nel [...] compiti in cui la bottega dei lapicidi padovani venne impegnata.
Non si sa precisamente incosa consistettero gli e cesellatore dovevano essere stimate e ricercate, se i documenti dell'Archivio dell'Arca attestano, in data 10 dic. 1557, un nuovo ...
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GALLERANI, Cecilia
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Milano nei primi mesi del 1473, molto probabilmente nella casa situata nella parrocchia di S. Simpliciano dove dal 1455 vivevano il padre Fazio e la madre [...] del suo tempo con "quella sua inamorata che 'l tene in castello et da per tutto dove il va, a la quale la G. rimase nel Castello. La cosa certa è, invece, che non uscì preferisce morire piuttosto che sporcarsi. Se la giovane del ritratto di Cracovia ...
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Vedi PTOION dell'anno: 1965 - 1973
PTOION (v. vol. vi, p. 535)
J. Ducat
In questi ultimi anni sono stati fatti varî scavi nel santuario e studî sulla topografia, sui culti e sui monumenti.
Nel santuario [...] di cui non sussiste che un solo filare. Le grandi cisterne in pòros comunicavano tra loro per mezzo di aperture che si possono si sa ormai cosa imitare. Tuttavia un rinascimento sembra aver avuto luogo a partire dal 530-520, se statue come quelle MN ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] porta anch'esso un graffito di reimpiego senza dubbio la stessa cosa può dirsi della sfinge. Sembra dunque che l'insieme di questi quali, se pur non sono opera di falsari, non meritano il nome di arte, la statuetta seduta è rappresentata in Arabia da ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...