COSTANZI
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia di artisti attivi a Roma nei secoli XVII-XVIII.
Il capostipite Silvestro, maestro orefice, figlio di Girolamo Ottavio e di Felice Buoncore, nacque a [...] Roma presumibilmente nel 1674, se si accettano le età denunciate e desiderio di onori, cosa che sembra essere confermata 165, 195, ill. 230; R. Righetti, Incisori di gemme e cammei in Roma dal Rinascimento all'Ottocento, Roma s. d., pp. 35 ss., nota ...
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LOMBARDO (Solari), Girolamo
Vito Zani
Figlio dello scultore Antonio e di Adriana Vairà, fratello di Aurelio e Ludovico, nacque entro il primo decennio del XVI secolo a Ferrara, dove il padre fu scultore [...] ricordati da Vasari e da altre fonti.
Non è chiaro se il L. si trovasse a Venezia già prima dell'apertura tre braccia in circa, pieni di fogliami e figure tonde di getto tanto ben fatte, che sono cosa maravigliosa") e una cornucopia in bronzo, uguale ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Vecchio (detto Giovan Battista da Faenza)
Ennio Golfieri
Da identificare con Giovan Battista Utili, da un soprannome del padre fu detto anche G. B. Bracceschi e, dall'attività [...] sotto il nome del Pinturicchio o del Perugino. Se pure è ammissibile un soggiorno in Umbria e forse a Firenze intorno al 1493, l indicato le affinità con l'Aspertini della pala del "tirocinio", cosa che fa pensare a una puntata fino a Roma, oltre che ...
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GIORDANO, Onofrio (Onofrio della Cava)
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo architetto ingegnere e scultore, probabilmente originario di Cava de' Tirreni, attivo in Dalmazia [...] 189-191). Non è facile stabilire cosa resti della sua opera nell'attuale edificio p. 191).
Non si sa se la ricostruzione dell'edificio sia stata del 1453, si interessava all'acquisto di un feudo "in pertinenze di San Severino" (Filangieri, pp. 274, 279 ...
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MIKON (Μίκων, Micon)
P. Bocci
2°. - Pittore ateniese, attivo intorno alla metà del V sec. a. C., figlio di Phanomachos, è ricordato anche come scultore (Plin., Nat. hist., xxxiv, 88, 2). Gli si attribuiscono [...] sviluppo della pittura. L'unica cosa che possiamo dire è che verso la metà del V sec. notiamo in vasi attici a figure rosse non si può attribuire all'ambiente artigiano della ceramica.
Se noi possiamo quindi, attraverso le conquiste di cui abbiamo ...
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SIENA (Σαῖνα, Saena, Sena, Sena Iulia)
R. Bianchi Bandinelli
Colonia romana. L'età della sua deduzione rimane incerta, ma è probabilmente augustea, come può apparire dall'elenco di Plinio (Nat. hist., [...] della lupa romana nel Rinascimento risultano importate da Orbetello (Cosa?). L'unica scultura antica che si dice trovata nell' La controversia non fu sedata se non con il decreto emesso nell'853 dall'imperatore Lodovico II in accordo con il papa. ...
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PIERGENTILE da Matelica
Matteo Mazzalupi
PIERGENTILE (Pergentile) da Matelica. – Ignote sono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Matelica (Macerata) e attivo nelle Marche [...] del catalogo. Di fatto, è ancora impossibile stabilire cosa appartenga all’uno e cosa all’altro, perciò si parla qui dei due , ricordate nel Seicento in S. Francesco a Camerino (Toscano, 2003), ora in palazzo Lancellotti a Roma: se fosse nel giusto l ...
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DEL MORO (Dal Moro, Moro), Marco
Enrico Maria Guzzo
Figlio primogenito di Battista D'Angolo detto del Moro, e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, è conosciuto, [...] del padre, col quale dovette anche collaborare se è vera l'affermazione del Vasari (p. Nel 1584 (Gerola, 1910, p. 152) era in lite coi fratelli a proposito di un debito degli eredi 1962, p. 7), è cosa modesta, di gusto provinciale. Interessante ...
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CAPROTTI, Gian Giacomo de', detto Salaj (Andrea Salaino)
Jack Wasserman
È menzionato per la prima volta nei quaderni di Leonardo da Vinci, ove (Richter, p. 363, n. 1458) si può leggere che il giorno [...] per lei "qualche cosa galante" (Beltrami, 1919, n. 157), ma non sappiamo che cosa avesse in mente. Probabilmente egli ampiamente screditati, e le sue informazioni non sono di per sé attendibili.
Altre opere furono aggiunte al corpus di dipinti del ...
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LORENZO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque da Giovanni, a Terricciola, tra Pisa e Volterra, intorno al 1390.
Secondo le ricerche di Tempesti, pubblicate da Moreni, L. apparteneva a un ramo decaduto della [...] lezioni anche sul Salterio, cosa che però non risulta dell'arcivescovo Giuliano Ricci. Dunque, se non si ha la certezza che 82 n. 355; P. Zambelli, Platone, Ficino e la magia, in Studia Humanitatis. Ernesto Grassi zum 70. Geburtstag, a cura di E. ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...